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Borse in calo, ma evitato il panico (per ora)

Dopo la prevedibile seduta shock di Tokyo (-4,5%) c’era molta attesa per l’apertura delle Piazze europee, gli indici del Vecchio Continente, naturalmente, cominciavano la giornata in territorio negativo, ma non era una “svendita a prezzi di saldo”.

Nelle prime due ore di negoziazione a prevalere erano le vendite, visto però che perlomeno si era evitato il panico, pian piano, i primi “investitori coraggiosi” hanno fatto capolino, dopotutto anche i futures sugli indici americani alimentavano un cauto ottimismo.

Wall Street non ha dato, né poteva dare, un’indicazione chiara, ok non c’era il temuto sell-off, e questo era già importante, ma tutti stavano sul chi vive, pronti a fuggire qualora la situazione si fosse deteriorata.

Alla fine Londra (-0,4%) ha limitato il calo a meno di mezzo punto percentuale, mentre Parigi (-1,4%) e soprattutto Francoforte (-1,8%) subivano ribassi ben più importanti. Il listino principale della Borsa tedesca anche oggi è stato trainato al ribasso da Deutsche Bank (IOB: 0H7D.IL - notizie) (-2,9%), si sono salvate dalle vendite solo e-On e Telekom.

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Il nostro Ftse Mib (-0.25%) è così risultato il migliore, grazie in particolare alle utilities. A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) (+1,86%), Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (+1,60%), Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (+1,15%), Italgas (+0,97%) e Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) (+0,83%), infatti, hanno fatto registrare buoni rialzi, grazie in particolare ai buoni dati comunicati da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) , il comparto potrebbe poi trarre giovamento dal fatto che la politica ultra espansionista della Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) pare proprio che durerà più a lungo del previsto.

Sul gradino più alto del podio, tuttavia, oggi troviamo Leonardo (+2,04%) che a questi prezzi sembra proprio essere sacrificata.

Continuano a soffrire invece i titoli più esposti verso gli Stati Uniti, sul fondo abbiamo così Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (-4,08%) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-4,05%).

Penalizzato dal mercato ovviamente il comparto auto motive: Brembo (-2,30%), Fiat Chrysler (-2,03%), Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (-1,92%), Cnh Ind. (-1,33%) ed Exor (-1,17%) non potevano evitare le vendite.

Contrastato invece il settore bancario, lasciano sul terreno oltre un punto percentuale Intesa (-1,16%) e Banco BpM (-1,03%) mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+1,58%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+0,67%) e Bper Banca (+0,29%) mettono a segno interessanti guadagni.

Attualmente Wall Street risulta contrastata, il Dow Jones è tornato sopra la parità mentre per quanto riguarda lo S&P500 ed il Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) prevalgono ancora le vendite.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online