Borse in calo: focus su trimestrali e BoE. Vola Unicredit
Dopo due giornate consecutive in positivo, è tornato il segno meno sulla piazza azionaria giapponese che oggi ha chiuso gli scambi in calo, in sintonia con l'andamento negativo di tutti i mercati asiatici. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,25% senza beneficiare del nuovo record storico messo a segno ieri dal Dow Jones, salito sopra la soglia dei 22.000 punti. A frenare gli investitori nipponici ha contribuito anche il rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro con il cambio fotografato questa mattina a quota 110,6.
In rosso anche le Borse europee che dopo la conclusione negativa di ieri anche oggi hanno imboccato da subito la via delle vendite. Il Ftse100 e il Cac40 scendono rispettivamente dello 0,03% e dello 0,3%, mentre resta più indietro il Dax30 che accusa una flessione dello 0,36%.
In Europa è stato diffuso poco fa il dato finale dell'indice PMI servizi che a luglio si è attestato a 55,4 punti, in linea con la lettura di giugno e con le attese degli analisti, mentre l'indice PMI composito è calato da 56,3 a 55,7 punti, deludendo le previsioni del mercato che puntava ad una flessione meno marcata a 56,2 punti.
Sempre in Europa è atteso in mattinata l'aggiornamento relativo alle vendite al dettaglio di giugno che dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,1%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,4% precedente.
In Germania il dato finale dell'indice PMI servizi a luglio è stato pari a 53,1 punti, in calo dai 53,5 dell'indicazione preliminare e rispetto ai 54 punti della versione definitiva di giugno. Deluse le stime del mercato che puntava ad una rilevazione pari a 53,7 punti.
Lo stesso dato in Francia è salito leggermente da 55,9 a 56 punti, superando leggermente le previsioni che vedevano una conferma dell'indicazione preliminare.
Da segnalare che in tarda mattinata è atteso il responso della Bank of England sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermo allo 0,25%.
Poco mossa Piazza Affari dove il Ftse Mib ha avviato gli scambi in salita arrivando a segnare un massimo intraday in area 21.650, salvo poi indietreggiare verso la soglia dei 21.500 punti. Da questo livello si sta concretizzando un recupero che vede ora i corsi al di sopra dei 21.550 punti con un frazionale calo dello 0,05%.
Tra le blue chips spicca Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che conquista il primo posto con un rally di oltre il 4% sulla scia dei risultati del secondo trimestre migliori delle attese. Tra i bancari si muovono in positivo anche Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) , con un progresso dello 0,67% e dello 0,25%, seguiti da Bper Banca che oscilla intorno alla parità in attesa dei conti semestrali che saranno diffusi in giornata. In rosso dello 0,75% Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Banco BPM.
In rialzo dell'1,77% YNap dopo che il gruppo ha chiuso il primo semestre con un utile netto adiusted in rialzo da 37 a 38 milioni di euro, mentre i ricavi sono aumentati del 19,5% a 1 miliardi di euro.
Riprende quota Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) che sale dell'1,56%, mentre è sotto pressione Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che affonda di oltre quattro punti percentuali dopo i conti del secondo trimestre, accompagnati da un outlook più cauto del previsto che sta alimentando le vendite sul titolo.
Male Poste Italiane che arretra del 2,39% all'indomani dei numeri del primo semestre, archiviato con un utile netto in contrazione del 9,7% a 510 milioni di euro, mentre i ricavi sono saliti del 2% a 18 miliardi di euro.
Vendite anche su Campari (Milano: CPR.MI - notizie) che scende dell'1,75% in attesa dei risultati del primo semestre, ma alla prova dei conti saranno chiamati oggi anche Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) e UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) , entrambi in rosso di mezzo punto al momento.
Sul fronte macro Usa oggi saranno diffuse le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare da 244mila a 242mila unità. In calendario anche il dato finale dell'indice PMI servizi che dovrebbe attestarsi a 54,2 punti in linea con la rilevazione precedente.
Per l'indice ISM servizi, relativo al settore non manifatturiero, a luglio si prevede un calo da 57,4 a 57 punti. Gli ordini alle imprese di giugno dovrebbero mostrare una variazione positiva dell'1%, in recupero rispetto al calo dello 0,8% precedente.
Da segnalare a mercati chiusi i conti trimestrali di Motorola dai quali ci si attende un utile per azione pari a 1,04 dollari, mentre Viacom (Francoforte: A0HM1Q - notizie) dovrebbe consegnare un eps pari a 1,05 dollari.
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