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Borse in calo in attesa di altri dati Usa. Banche in ribasso

Dopo lo shopping di ieri la piazza azionaria giapponese è tornata a perdere terreno oggi, senza beneficiare dei nuovi record storici messi a segno a Wall Street dai tre indici principali. Il Nikkei 225 è sceso oggi dello 0,47%, frenato principalmente dal rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro, che ha fatto marcia indietro dopo la buona reazione di ieri a diversi dati macro superiori alle attese.

Deboli le Borse europee che dopo una partenza piatta hanno provato a spingersi in avanti, salvo poi posizionarsi al di sotto della parità. Il Ftse100 cede al momento lo 0,47%, mentre il Cac40 e il Dax30 scendono rispettivamente dello 0,39% e dello 0,22%.

Sul fronte macro l'unico dato di oggi è stato diffuso in Francia, dove è stato reso noto il tasso di disoccupazione del quarto trimestre del 2016, pari al 10%, in frazionale calo rispetto alla lettura precedente rivista verso l'alto dal 10% al 10,1%. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad una rilevazione più bassa al 9,8%.
Da segnalare che in tarda minute sono attesi i verbali dell'ultima riunione della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) tenutasi lo scorso 19 gennaio.

Intanto le vendite hanno la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo una partenza in rialzo che lo ha portato a testare area 19.150, si è mosso a passo di gambero, presentandosi negli ultimi minuti in area 18.950, con un ribasso dello 0,45%.

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Tra le blue chips che salgono in controtendenza troviamo UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) che avanza dell'1,15% e recupera terreno STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) con un vantaggio dello 0,75%, seguito da Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) e Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) in ascesa di circa mezzo punto.

A due velocità le utilities con Italgas e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) in salita dello 0,15% entrambi, diversamente da Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) che cede lo 0,1%, mentre Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) resta un po' più indietro con un calo dello 0,3%.

Vendite sui bancari con Bper Banca e Banco BPM in ribasso del 2,2% e dell'1,73%, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che cede l'1,62%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) viaggiano in rosso di circa un punto percentuale, diversamente da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che oscilla intorno alla parità.

Da segnalare la negativa intonazione di Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) che arretra dell'1,86%, complice la bocciatura di Equita SIM che ha modificato la sua strategia sul titolo da "buy" a "hold", con un prezzo obiettivo che sale da 24,8 a 27 euro.

Viaggia intorno ai valori del close di ieri Fca che prova a mantenersi a galla dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa dove a gennaio il mercato ha registrato un rialzo del 10,1%, ma il gruppo di Marchionne è riuscito a fare meglio con un incremento del 15,2%.

Sul fronte macro Usa oggi saranno diffuse le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 234mila 245mila unità. Per l'indice Philadelphia Fed di febbraio le stime parlano di un calo da 23,6 a 19 punti, mentre i nuovi cantieri edili a gennaio dovrebbero salire da 1,226 a 1,23 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione dovrebbero aumentare da 1,21 a 1,233 milioni.

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