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Borse in discesa, affonda Francoforte

Lo sosteniamo da un po’ di tempo, la situazione che si va creando sui mercati internazionali “penalizza” maggiormente Francoforte, o meglio, la Germania non potrà più continuare a sfruttare un vantaggio competitivo senza doverlo, almeno parzialmente, “pagare”.

Ed ecco quindi che il mercato, dopo aver fatto volare il Dax oltre ogni limite, si è accorto che forse è meglio prendere un po’ di profitto.

Il Dax (-1,2%) ha quindi subìto una battuta d’arresto, anche se, chiariamolo subito, rimane su valori straordinariamente elevati, sedute come quella odierna possono essere solo dei segnali, ma nulla più, l’indice principale della Borsa tedesca, da inizio anno, sta tutt’ora facendo segnare un +8,3% quindi una performance che sette mesi fa avremmo sottoscritto anche con la mano sinistra.

Chiudiamo Francoforte ed apriamo Milano. E’ vero che per il nostro Ftse Mib (-0,59%) quella odierna è risultata la terza seduta negativa consecutiva, ma è altrettanto vero che negli ultimi tempi Piazza Affari ha sovraperformato le altre Piazze del Vecchio Continente e probabilmente continuerà a farlo anche nei prossimi mesi, almeno fino al prossimo autunno.

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Oggi il nostro indice principale è stato penalizzato dalla debolezza del comparto bancario e di quello petrolifero, due settori che hanno subìto vendite in tutto il mondo.

Maglia nera per Bper Banca (-3,25%) penalizzata particolarmente dopo che negli ultimi trenta giorni il titolo aveva guadagnato una ventina di punti percentuali. Sono improvvisamente tornate le vendite anche su Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-2,38%) ed anche in questo caso il dietro-front è arrivato dopo un mini trend rialzista.

Molto volatile, come di consueto, Yoox Net-a-Porter (-2,29%) mentre non si può che parlare di prese di profitto per quanto riguarda Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) (-2,11%) all’indomani del nuovo massimo assoluto.

In rosso anche gli altri titoli del comparto bancario: Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (-2,05%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-1,77%), Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (-1,55%) e Banco BPM (-0,83%) unica eccezione Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che ha terminato la seduta invariata rispetto alla vigilia.

Diamo ora velocemente uno sguardo alla parte alta della classifica, riprende a salire Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (+1,48%) tornata nuovamente oltre quota 25 euro, alle sue spalle Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) (+1,17%) che cerca di azzerare le perdite accumulate da inizio anno e terzo gradino del podio per Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (+0,77%), che si appresta a ritoccare nuovamente i propri massimi storici, il 2017, per i numerosi azionisti della nostra mega-utility, si sta rivelando un anno d’oro.

Concludiamo citando anche gli altri tre titoli che hanno chiuso la seduta al di sopra della linea della parità: Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+0,55%), Banca Generali (+0,54%) e Recordati (+0,25%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online