Borse in positivo con un occhio alla Spagna e uno alla BCE

Prosegue in maniera inarrestabile l'avanzata della Borsa giapponese che anche oggi ha guadagnato terreno, mettendo a segno la quindicesima seduta consecutiva al rialzo, la striscia più lunga di sempre. L'indice Nikkei 225 è salito dell'1,11% dopo che la coalizione del premier Abe ha ottenuto la maggioranza nelle elezioni politiche anticipate tenutesi ieri. Il risultato elettorale ha avuto l'effetto di indebolire lo yen contro il dollaro e questo ha favorito ulteriormente gli acquisti sull'azionario, ai massimi da oltre 20 anni.

In positivo le Borse europee che dopo un avvio poco mosso hanno imboccato tutte la via dei guadagni, pur muovendosi con una certa cautela. Il Ftse100 mostra un frazionale rialzo dello 0,08%, mentre sono più convinti il Cac40 e il Dax30 che salgono rispettivamente dello 0,26% e dello 0,3%.

Gli investitori continuano a ragionare sugli sviluppi della crisi catalana dopo che il premier spagnolo Rajoy ha fatto scattare per la prima volta nella storia del paese iberico l'articolo 155 della Costituzione, per riprendere il controllo della regione autonoma.

L'attenzione è intanto rivolta all'appuntamento chiave della settimana, in agenda giovedì prossimo, quando la BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) con buona probabilità annuncerà il tapering.
Sul versante macro per oggi è in programma un solo aggiornamento in Europa e si tratta dell'indice relativo alla fiducia dei consumatori che nella versione preliminare di ottobre dovrebbe attestarsi a -1 punto rispetto alla lettura di settembre fermatasi a -1,2 punti.

Invariata Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo una partenza priva di direzionalità sta provando a posizionarsi sopra la parità, ma al momento resta ancora in calo con un ribasso dello 0,03%.
Da segnalare che ieri il referendum tenutosi in Lombardia e Veneto si è concluso con una vittoria quasi totale dei voti a favore dell'autonomia delle due regioni.

Diverse le blue chips che viaggiano in territorio negativo a partire da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che arretra dell'1,62% alla vigilia dei risultati del terzo trimestre. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil si mantiene a galla ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) , mentre si spinge in avanti Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) con un vantaggio dello 0,72%.

In rosso dello 0,41% Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) anche se Kepler Cheuvreux ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo da 27,5 a 31,5 euro, mantenendo invariato il rating "hold".

Arretrano le banche con Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM in flessione rispettivamente dello 0,69% e dello 0,5%, seguiti da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che calano dello 0,21% e dello 0,16%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) cede lo 0,12% anche se Deutsche Bank (IOB: 0H7D.IL - notizie) ha ribadito la raccomandazione "buy" sul titolo, con un target price migliorato da 19,2 a 20,2 euro. Nel settore bancario si distingue in positivo solo Bper Banca con un frazionale rialzo dello 0,14%.

Sale dell'1,12% STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) sostenuto dalla view positiva di Liberum che invita ad acquistare con un fair value a 18 euro in attesa della trimestrale che sarà diffusa giovedì prossimo.
Alla prova dei conti sarà chiamato oggi Italgas che intanto guadagna l'1,07% e a presentare i numeri del terzo trimestre sarà anche Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) che oscilla intorno alla parità.

Sul fronte macro Usa per oggi è previsto un solo aggiornamento macro e si tratta dell'indice CFNAI che settembre dovrebbe salire da -0,31 a -0,1 punti.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i conti del terzo trimestre di DuPont e di Halliburton (Swiss: HAL.SW - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,4 e a 0,37 dollari.

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