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Borse in rialzo dopo stime Commissione Ue. Avanza anche Milano

La nuova settimana è partita con il segno più per la piazza azionaria nipponica che ha guadagnato terreno per la seconda seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,41% sulla scia dell'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro e sull'onda del rialzo del petrolio che oggi però torna a cedere qualche posizione dopo aver tentato di avvicinare l'area dei 54 dollari al barile venerdì scorso in chiusura.

Gli acquisti sulla Borsa nipponica sono stati favoriti anche dall'esito del vertice tra il presidente americano Trump e il premier nipponico Shinzo Abe. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha confermato l'impegno degli Stati Uniti alla sicurezza del Giappone, rassicurando sull'alleanza e la collaborazione che continueranno ad esistere tra i due Paesi.

In positivo le Borse europee che dopo una partenza in moderato rialzo si confermano tutte al di sopra della parità. Il Ftse100 si mostra meno convinto con un frazionale progresso dello 0,06%, mentre il Dax30 e il Cac40 avanzano rispettivamente dello 0,66% e dello 0,88%.

La Commissione europea ha diffuso le stime sulla crescita della zona euro, dove per il 2016 si prevede un incremento del PIL nell'ordine dell'1,7%, per poi scendere all'1,6% quest'anno e salire all'1,8% nel 2018.
Cattive notizie invece per l'Italia che tanto quest'anno quanto il prossimo farà registrare una delle peggiori performance dell'area euro, con un PIL visto in rialzo rispettivamente dello 0,9% e dell'1%.

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Intanto Piazza Affari prosegue lungo la retta via con il Ftse Mib a ridosso dei 19.000 punti, in rialzo dello 0,69%.
Tra le blue chips che scendono in controtendenza troviamo YNap che perde l'1,34%, seguito da A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che flette dello 0,77%, mentre Leonardo cede lo 0,59% dopo che JP Morgan ha confermato il rating "neutral" sul titolo, con un prezzo obiettivo ridotto da 13,5 a 13 euro.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario arretrano Bper Banca con un calo dello 0,63%, seguito da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che mostra un frazionale ribasso dello 0,1% anche se gli analisti di UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) hanno ribadito la raccomandazione "buy" sul titolo, riducendo il target price da 2,6 a 2,5 euro.

In rialzo dello 0,63% Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) dopo che UBS ha mantenuto invariata la strategia "neutral", con un fair value rivisto verso l'alto da 13,2 a 13,8 euro.
Corre Ubi Banca che mette a segno un rally di quasi il 4% beneficiando delle indicazioni di Societè Generale che ha rinnovato l'invito all'acquisto del titolo con un prezzo obiettivo alzato da 3,3 a 3,7 euro.
In corsa di circa il 3% Banco BPM sulla scia dei risultati del 2016 chiuso con una perdita netta di 1,61 miliardi di euro, complici rettifiche nette su crediti per 2,96 miliardi di euro.

Da segnalare l'ottima intonazione di Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) che sale del 4% beneficiando della spinta positiva arrivata dai numeri del 2016 superiori alle attese. Sul titolo Equita SIM ha ribadito la raccomandazione "buy", con un target price rivisto da 3,8 a 3,95 euro, e lo stesso rating è stato confermato da Kepler Cheuvreux con un fair value modificato da 4,01 a 4,1 euro.

Per oggi sul fronte macro Usa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo.

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