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Borse in rialzo tranne Londra. Attesa per vari market movers Usa

Nuova seduta in calo per la piazza azionaria giapponese che ha perso terreno anche oggi, dopo aver aggiornato raggiunto nell'intraday i massimi degli ultimi 26 anni con un breve allungo al di sopra dei 24.000 punti in seguito rientrato. L'indice Nikkei 225 si è fermato poco oltre i 23.750 punti, con un ribasso dello 0,44%, senza beneficiare delle indicazioni positive arrivate da Wall Street.
Non hanno aiutato inoltre gli aggiornamenti giunti dalla Cina dopo il PIL nel quarto trimestre del 2017 è salito del 6,8%, al di sopra del 6,7% previsto dagli analisti.

Sulla scia dei nuovi record registrati ieri da Wall Street, le Borse europee hanno avviato il scambi in salita, ma il Ftse100 non è stato in grado di mantenersi sopra la parità, cedendo ora lo 0,4%, mentre il Cac40 e il Dax30 salgono rispettivamente dello 0,15% e dello 0,41%.
Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in Europa e l'attenzione viene così rivolta ai diversi aggiornamenti macro e societari che saranno diffusi in America a partire dal primo pomeriggio.

In frazionale rialzo Piazza Affari dove il Ftse Mib si muove a poca distanza dall'area dei 23.550, con un progresso dello 0,07%.

Tra le blue chips più penalizzate dalle vendite troviamo Campari (Milano: CPR.MI - notizie) che arretra di quasi due punti e mezzo pagando pegno alla bocciatura di Deutsche Bank (IOB: 0H7D.IL - notizie) che ha tagliato il giudizio sul titolo da "buy" a "hold", con un prezzo obiettivo che sale però da 6,5 a 6,9 euro.

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In rosso le Popolari con Banco BPM che arretra dell'1,59%, seguito da Bper Banca e Ubi banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che scendono dell'1,4% e dell'1,3%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) salgono dello 0,13% e dello 0,51%, preceduto da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che guadagna lo 0,7%.

In retromarcia le utilities che dopo gli spunti positivi di ieri vedono Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) in calo dell'1,45%, mentre Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) e A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) scendono di poco più dell'1%, seguiti da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) e Italgas che perdono entrambi lo 0,65%.

Segno meno anche per Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) che retrocede dello 0,89% in attesa del 6 febbraio quando si pronuncerà l'Antitrust Ue relativamente all'opas di Acs (Amsterdam: SR6.AS - notizie) -Hochtief (IOB: 0EPW.IL - notizie) su Abertis (Amsterdam: IF6.AS - notizie) .

In rimonta CNH Industrial con un rialzo di quasi due punti e performa bene anche STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che si apprezza dell'1,58% sulla scia del rialzo registrato ieri dal settore high-tech Usa.

Bene (Londra: 0N6T.L - notizie) i titoli del comparto oil con il greggio a ridosso dei 64 dollari al barile: Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) guadagna l'1,72%, seguito da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che crescono rispettivamente dello 0,89% e dello 0,47%.

Sul fronte macro Usa oggi saranno rese note le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbe calare da 261mila a 252mila unità. Per i nuovi cantieri edili a dicembre si stima un calo da 1,297 a 1,284 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione dovrebbero aumentare da 1298 a 1,304 milioni di unità.

In agenda anche l'indice Philadelphia Fed che a gennaio è atteso in frenata da 26,2 a 23,5 punti e nel pomeriggio sarà diffuso il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia.

Segnaliamo i conti del quarto trimestre dell'esercizio 2017 di Bank of New York e di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) , con un eps atteso pari a 0,91 e a 0,77 dollari. A mercati chiusi i riflettori saranno puntati sui risultati di American Express (Swiss: AXP-USD.SW - notizie) e di IBM (NYSE: IBM - notizie) , per i quali si prevede un risultato per azione pari a 1,55 e a 5,16 dollari.

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