Borse in ribasso, ma grande il recupero finale
Più di 250 punti recuperati nell’ultima ora di contrattazione rendono il bilancio odierno meno pesante per il nostro indice di riferimento. La seduta è stata vissuto interamente in territorio negativo ed il ribasso si era fatto sempre più consistente finché il nostro Ftse Mib (-0,98%) ha sbattuto due volte su quota 16.100 punti trovando un rimbalzo davvero consistente.
Certo la Borsa milanese è risultata ancora una volta la peggiore fra quelle del Vecchio Continente, Francoforte ha perso lo 0,6%, Parigi lo 0,5% e come sempre il Ftse 100 di Londra (-0,3%), a dispetto di tutto quel che si sente dire sulla Brexit, è stato l’indice che ha maggiormente limitato il ribasso.
Visti le premesse (Tokyo aveva perso nella nottata tre punti percentuali al termine di una disastrosa seduta che aveva visto solo vendite), il ribasso odierno è quasi da salutare con sollievo, tuttavia come avevo ampiamente sottolineato nel commento alla chiusura della vigilia: “servono conferme” e queste conferme oggi non sono arrivate.
Nessun titolo del comparto bancario ha terminato in territorio positivo, anche se hanno rivisto la freccia verde un paio di titoli del risparmio gestito: Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+0,89%) e Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (+0,17%).
Sorprendente anche la performance di Exor (+0,62%) positiva nonostante Cnh Ind. (-3,72%) abbia oggi indossato la maglia nera e sia Fiat Chrysler (-1,19%) che Ferrari (Berlino: 2FE.BE - notizie) (-0,43%) non si siano salvate dalle vendite.
Va sottolineato come nella tempesta verificatasi sulle Borse in queste ultime settimane abbia sostanzialmente “tenuto” un titolo come Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (+0,51%) rimasto sui valori medi delle proprie quotazioni negli ultimi dodici mesi.
Raggelanti le prestazioni di Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (-3,30%) ed UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) (-3,16%), non si può non mettere in relazione il crollo dei due titoli controllati dalle Coop con le vicende politiche e gli esiti elettorali.
Decisamente contrastato, infine, il settore del lusso, ancora positivo Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (+0,21%), mentre le vendite si concentrano su Moncler (-2,65%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
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