Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 15 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0701
    -0,0003 (-0,03%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.395,09
    +178,18 (+0,29%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.414,44
    -9,66 (-0,68%)
     
  • HANG SENG

    17.169,52
    +340,59 (+2,02%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

Borse in rosso in attesa di news sulla Brexit. Milano si difende

Anche la seduta odierna si è conclusa in flessione per la piazza azionaria giapponese che ha perso ancora terreno dopo le vendite di ieri. L'indice Nikkei 225 ha accusato un ribasso dell'1,48% riportandosi su livelli che non si vedevano ormai da circa un mese e mezzo.

Ad appesantire il sentiment degli investitori ha contribuito l'ulteriore rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro, con un cambio che ora viaggia a ridosso di quota 113.
Un certo nervosismo è stato alimentato anche dall'attesa per l'odierna conferenza stampa del premier britannico dal quale si attendono un tono duro sulla Brexit. Tensioni anche in vista dell'imminente insediamento del presidente Trump, alla luce delle posizione isolazioniste da lui ribadite negli ultimi interventi.

In rosso anche le Borse europee che dopo un avvio debole hanno ampliato progressivamente il ribasso. Il Ftse100 ora cede lo 0,43%, mentre il Dax30 e il Cac40 arretrano rispettivamente dello 0,96% e dello 0,73%.
Non è stato di alcun aiuto l'unico dato macro di oggi in Europa, rappresentato dall'indice Zew in Germania che a gennaio è salito da 13,8 a 16,6 punti, attestandosi però al di sotto delle previsioni degli analisti fissate a 18,8 punti.
L'attenzione degli investitori è rivolta alla conferenza stampa di Teresa May e aumentano così i timori di una hard Brexit anticipata da alcuni stralci dell'intervento odierno.

Intanto si difende meglio degli altri mercati Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo un avvio in calo ha provato a riportarsi in positivo, salvo poi scivolare nuovamente al di sotto della parità e presentarsi negli ultimi minuti a ridosso dei 19.200 punti con un calo dello 0,13%.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

In controtendenza alcuni bancari che risalgono la china dopo le vendite di ieri a partire da Banco BPM che guadagna il 2,8% dopo che Deutsche Bank (IOB: 0H7D.IL - notizie) ha avviato la copertura sul titolo con una raccomandazione "buy".
In recupero di oltre il 2% Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) , seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che sale dell'1,53%, mentre BPER Banca si apprezza dell'1,05%. Diverso lo scenario per Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che cede lo 0,4% nonostante Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) abbia ribadito il rating "outperform", con un prezzo obiettivo alzato da 2,5 a 2,85 euro. Ad avere la peggio tra i bancari è Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che arretra dell'1,3%.

In positivo dell'1,14% Fca sulla scia delle vendite di auto in Europa dove a dicembre il mercato ha registrato un rialzo del 3,2%, ma il gruppo di Marchionne è riuscito a fare leggermente meglio con un incremento del 3,7%.

Male Mediaset che lascia sul parterre oltre il 3,5% alla vigilia della presentazione dei target finanziari di medio termine. Intanto l'Agcom ha fatto sapere che l'istruttoria Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) -Vivendi (Swiss: VIV.SW - notizie) è ancora in corso.

Attesa per oggi la riapertura di Wall Street che ieri è rimasta chiusa per festività. Sul fronte macro Usa è previsto un solo aggiornamento macro e si tratta dell'indice New York Empire State Manufacturing che a gennaio dovrebbe attestarsi a 10 punti, in rialzo rispetto alla lettura di dicembre fermatasi a 9 punti.

Si segnalano prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati del quarto trimestre del 2016 di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) e di Unitedhealth Group (Swiss: UNH-USD.SW - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,65 e a 2,07 dollari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online