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Borse in rosso: Piazza Affari resta più indietro con le banche

Seduta speculare a quella della vigilia per la piazza azionaria nipponica che dopo aver chiuso gli scambi in lieve calo ieri, ha guadagnato frazionalmente terreno oggi. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,1%, snobbando la chiusura in rosso di Wall Street e accodandosi invece al rialzo del dollaro nei confronti dello yen dopo il via libera del Senato alla riforma fiscale voluta dal presidente Trump.

In rosso le Borse europee che dopo un avvio contrastato sono scivolate tutte al di sotto della parità e al momento vedono il Dax30 e il Ftse100 in calo dello 0,18% e dello 0,15%, seguiti dal Cac40 che scende dello 0,29%.
Sul fronte macro in Europa è stato diffuso il dato relativo alla bilancia delle partite correnti che ad ottobre ha mostrato un saldo positivo di 30,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai 39,2 miliardi della rilevazione precedente, ma oltre le attese del mercato che si aspettava una flessione meno marcata a 33,4 miliardi di euro.

In Germania i prezzi alla produzione a novembre hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,1%, rispetto allo 0,3% precedente, sotto le stime degli analisti che si erano preparati ad un incremento dello 0,2%.

Intanto prosegue in calo anche la seduta di Piazza Affari dove il Ftse Mib scende poco sotto i 22.200 punti, con un ribasso dello 0,35%, a dispetto del rialzo registrato nelle battute iniziali.

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A frenare il nostro mercato sono i titoli del settore bancario con Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Banco BPM in flessione dell'1,02% e dello 0,93%, mentre Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) scendono dello 0,48% e dello 0,32%, seguiti da Ubi Banca e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che cedono lo 0,28% e lo 0,14%.

In rosso di quasi un punto e mezzo Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che non riesce a sfruttare la buona notizia relativa all'arrivo di Iliad (Londra: 0MGY.L - notizie) nel nostro Paese, con il possibile slittamento alla primavera del prossimo anno. Da segnalare inoltre che l'ex monopolista italiano ha deciso di aumentare il programma di emissioni di obbligazioni non convertibili a massimi 4 miliardo di euro rispetto ai 3 precedenti.

Bene Tenaris che avanza dell'1,32% dopo che Barclays (Londra: BARC.L - notizie) ha deciso di avviare la copertura sul titolo con una raccomandazione "overweight" e un prezzo obiettivo a 16,5 euro.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) mostra un frazionale rialzo dello 0,05%, mentre ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) cede lo 0,21%, senza beneficiare della notizia dell'avvio della produzione di gas in Egitto.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) si apprezza di mezzo punto sulla scia dei rumors secondo cui sarebbe salito a 460 milioni di euro l'importo d'acquisto dei contenuti della società del Biscione da parte di Telecom Italia.

Sul fronte macro Usa oltre all'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari si guarderà alle vendite di case esistenti che a novembre dovrebbero salire da 5,48 a 5,52 milioni di unità.
Nel pomeriggio si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà presentato il report sulle scorte strategiche Usa da parte del Dipartimento dell'energia.

Prima dell'apertura di Wall Street saranno diffusi i conti degli ultimi tre mesi di General Mills (NYSE: GIS - notizie) dai quali ci si attende un utile per azione pari a 0,83 dollari.

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