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Borse in rosso prima del week-end. Piazza Affari in maglia nera

L'incertezza ha avuto la meglio quest'oggi sulle Borse asiatiche complice la chiusura poco convinta di ieri a Wall Street. I listini cinesi hanno chiuso gli scambi in rosso complice la cautela dettata dall'attesa per i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio che saranno diffusi domani in Cina.

Battuta d'arresto per la Borsa giapponese che dopo quattro sedute consecutive di rialzi ha prestato il fianco alle prese di profitto. Il Nikkei 225 è sceso dell'1,41%, frenato dal rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro che si è riportato al di sotto di quota 109, lambita ieri.

Negatività anche in Europa dove le Borse non riescono a risalire la china dopo l'incertezza di ieri, mantenendosi tutte al di sotto della parità.
In Europa è stato diffuso il dato preliminare del PIL del primo trimestre che ha evidenziato una variazione positiva dello 0,5%, in crescita rispetto allo 0,3% dell'ultimo trimestre del 2015 e poco sotto le attese che parlavano di un rialzo dello 0,6%.

Lo stesso dato ha sorpreso in Germania dove si è avuto un incremento dello 0,7% contro lo 0,6% previsto dal mercato, mentre in Italia il PIL dei primi tre mesi dell'anno ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3%, in linea con le aspettative.

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Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) vendite dominano la scena anche a Piazza Affari che resta più indietro delle altre Borse europee, visto che il Ftse Mib scende dello 0,58% a ridosso di area 17.550.

In netta controtendenza Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che sale di oltre il 7% sulla scia dei conti trimestrali e nello stesso settore scatta in avanti Yoox Nap con un vantaggio del 5,29% dopo che il gruppo ha archiviato i primi tre mesi dell'anno con ricavi in rialzo del 14,5% a 446,2 milioni di euro.

In recupero Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) che dopo le vendite di ieri avanza del 2,05% e tra le utilities è preceduta dal segno più anche Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che guadagna lo 0,24%.

Si mantiene a galla Fca con un frazionale rialzo dello 0,07% sulla scia delle immatricolazioni in Europa, dove ad aprile il gruppo di Marchionne ha battuto nuovamente il mercato.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario si muovono in positivo Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banca Monte Paschi con un vantaggio rispettivamente dell'1,64% e dello 0,54%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) perdono entrambi circa un punto. Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) in rosso dell'1,25%, seguito da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che flette dell'1,55%, ma ad avere la peggio sono Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna che arretrano rispettivamente dell'1,92% e del 2,09%.

Sul fronte macro Usa oggi saranno rese note le vendite al dettaglio di aprile che dovrebbero salire dello 0,5% rispetto al calo dello 0,3% precedente, mentre al netto della componente auto si stima un rialzo dello 0,3% contro lo 0,2% di marzo.

Per i prezzi alla produzione di aprile le stime parlano di una crescita dello 0,3% contro la flessione dello 0,1% precedente, mentre la versione "core" dovrebbe mostrare un incremento dello 0,1% rispetto al calo dello 0,1% di marzo.

In calendario anche le scorte delle imprese che a marzo dovrebbero salire dello 0,2% rispetto alla contrazione dello 0,1% precedente, mentre il dato preliminare della fiducia Michigan a maggio dovrebbe attestarsi a 90 punti, in rialzo rispetto agli 89 della versione definitiva di aprile.

Sul fronte societario si segnalano i conti trimestrali di JC Penney (NYSE: JCP - notizie) per i quali le previsioni segnalano una perdita per azione di 0,38 dollari.

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