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Borse in salita: si confida in accordo Cina-Usa. Corre Exor

Ancora una seduta in progresso per la piazza azionaria giapponese che oggi è riuscita a fare ancora meglio della vigilia. L'indice Nikkei 225 ha messo a segno un progresso del 2,65%, sulla scia della brillante chiusura di Wall Street, favorita dall'attenuazione dei timori di una guerra commerciale. Tra Cina e Stati Uniti infatti si aprono spiragli per una negoziazione finalizzata a trovare un accordo sul commercio, dopo i dazi annunciati dal presidente Trump la scorsa settimana.

La possibilità di avviare un tavolo negoziale tra Cina e Stati Uniti regala buonumore anche alle Borse europee che dopo il nuovo calo della vigilia hanno avviato gli scambi in salita, confermandosi tutte sulla via dei guadagni. Il Cac40 sale dell'1,5%, preceduto da Ftse100 e dal Dax30 che avanzano rispettivamente dell'1,9% e del 2%.

In Europa sul fronte macro è stato diffuso l'indice relativo alla fiducia delle imprese che a marzo è sceso da 8 a 6,4 punti, mentre le attese erano per una rilevazione pari a 7,1 punti. L'indice della fiducia servizi è calato a 16,3 punti rispetto alla lettura precedente rivista da 17,5 a 17,6 punti, anche in questo caso le previsioni del mercato erano per un dato più elevato a 16,6 punti.

Sempre in Europa l'indice relativo alla fiducia economica nel mese in corso è stato pari a 112,6 punti, in frenata in confronto alla lettura di febbraio ritoccata leggermente verso l'alto da 114,1 a 114,2 punti, mentre le attese erano per un ribasso meno marcato a 113,2 punti.
Nessuna sorpresa per la fiducia dei consumatori che nella lettura finale di marzo è stata pari a +0,1 punti, in linea con la lettura preliminare e con le stime della comunità finanziaria.

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Intanto si muove in opositivo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib si spinge in area 22.350, con un vantaggio dell'1,54%.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) paniere principale solo un titolo è preceduto dal segno meno e si tratta di Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che cede mezzo punto percentuale, mentre si muovono in positivo le altre utilities, con Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) in frazionale rialzo dello 0,14%, preceduto da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che guadagna lo 0,83%, ma riescono a fare ancora meglio Italgas ed A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) , in salita rispettivamente dell'1,16% e dell'1,73%.

Scatto felino per Exor che vanta un rally di quasi il 4% dopo i conti del 2017, ma performano bene anche gli altri protagonisti della galassia Agnelli, con Fca e CNH Industrial in progresso rispettivamente del 3,09% e del 2,59%.

Tra le blue chips meglio impostate troviamo Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) con un rally del 3,5%, seguito da STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che progredisce del 3,04%, mentre Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) avanza del 2,84%.

In positivo le banche che mostrano però un andamento meno pimpante, con Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM in guadagno dell'1,95% e dell'1,73%, seguiti da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che salgono di poco più dell'1%, al pari di Bper Banca, mentre è più cauta Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) con un progresso dello 0,42%.

Sul fronte macro Usa oltre all'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane, si conoscerà l'indice S&P Case-Shiller che a gennaio dovrebbero mostrare una variazione positiva del 6,1% su base annua, rispetto al 6,3% precedente. Per l'indice relativo alla fiducia dei consumatori a marzo si prevede un calo da 130,8 a 130 punti.
Da segnalare un discorso di Randal Quarles, membro della Fed, oltre al quale parlerà anche Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) .

Da seguire prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di FactSet Research Systems (Francoforte: 901629 - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari a 2,06 dollari.

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