Borse irrefrenabili, solo Piazza Affari stenta
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) ventisettesimo anniversario della riunificazione della Germania, in Catalogna, assistiamo al più imponente (e festoso) sciopero generale della storia, uno sciopero che può essere considerato a tutti gli effetti un’anteprima della dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Spagna.
L’Unione europea evidenzia così tutta la sua fragilità, e nonostante il controllo totale della moneta e dell’informazione nulla può quando i popoli, stanchi di subire angherie, rialzano la testa.
Dopo il prevedibilissimo calo della vigilia l’Ibex (+0,0%), l’indice di riferimento della Borsa spagnola, ha chiuso praticamente invariato recuperando nelle ultime ore di contrattazione il calo registrato durante la mattinata.
Le altre principali Borse europee, Londra (+0,4%) e Parigi (+0,3%), hanno comunque messo a segno un altro rialzo incoraggiate dalle incredibili performances di Wall Street che non si ferma neppure davanti a stragi e massacri di inaudita ferocia.
Probabilmente anche se la Russia di Putin cominciasse a bombardare con armi nucleari gli Usa … Wall Street continuerebbe a salire.
La nostra Piazza Affari, in controtendenza, è rimasta sotto la parità, la seduta non ha regalato spunti importanti, il Ftse Mib (-0,12%) è sceso nella prima ora di contrattazione rimanendo poi per tutto il resto della giornata in territorio negativo.
Una bocciatura ha penalizzato Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (-3,33%) e torna a scendere anche Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (-1,17%), la quotazione della nostra mega-utility rimane tuttavia saldamente oltre quota 5 euro.
Giornata sostanzialmente negativa per il comparto bancario, a subire le maggiori vendite Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (-1,14%) ed Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-1,00%), mentre Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (+0,38%) è risultato il solo titolo del settore a concludere la seduta in controtendenza.
Proprio mentre sembrava proiettata al superamento di quota 5 euro è arrivato un inatteso dietro-front per Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (-1,13%) che non è sfuggita alla giornata nera delle utilities.
Han lasciato sul terreno oltre un punto percentuale anche Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (-1,08%) e Leonardo (-1,01%), per entrambe possiamo parlare di prese di profitto.
E concludiamo dando uno sguardo alla parte alta della classifica, in vetta troviamo oggi Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (+1,91%) all’indomani dell’annuncio del Ministro dell’Economia spagnolo che rimarrà “neutrale” nei confronti dell’OPAS su Abertis (Amsterdam: IF6.AS - notizie) , probabilmente il governo spagnolo in questo momento ha altre priorità.
Torna immediatamente a salire Yoox Net-a-Porter (+1,43%) che ha preceduto un altro titolo del comparto del lusso, ci riferiamo a Moncler (+1,31%).
Da segnalare anche il rialzo di Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (+1,16%), ma il titolo del giorno è ancora una volta Exor (+1,01%) che ritocca nuovamente il proprio massimo storico portandolo a quota 55,05 euro.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
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