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Borse nervose nel giorno dell'Opec. In rosso le banche a Milano

Anche la seduta odierna si è conclusa in rialzo per la piazza azionaria giapponese che, dopo gli spunti positivi di ieri, ha continuato a guadagnare terreno oggi. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,36% sulla scia della chiusura in luce verde di Wall Street, poco influenzata dalle indicazioni emerse dai verbali della Fed.

Quest'ultima ha mostrato un atteggiamento cauto relativamente ad un prossimo rialzo del costo del denaro e nelle minute si legge che i membri del Board preferiscono appurare che la recente frenata dell'economia Usa sia solo temporanea prima di dare vita ad una nuova stretta monetaria.
I mercati però sembrano dare per scontato un nuovo incremento del costo del denaro a giugno, come evidenziato anche dall'andamento del dollaro che guadagna posizioni rispetto allo yen.

Contrastate le Borse europee che dopo un avvio positivo non sono riuscite a confermarsi al di sopra della parità, cambiando direzione di marcia, anche se negli ultimi minuti è in atto un recupero dai minimi. Al momento il Ftse100 e il Cac40 salgono dello 0,1% e dello 0,13%, mentre il Dax30 resta in calo dello 0,13%.

L'incertezza serpeggia tra gli operatori in attesa delle indicazioni che giungeranno dall'odierna riunione dell'Opec. Secondo le previsioni il Cartello dovrebbe estendere di altri nove mesi i tagli della produzione decisi per la prima metà del 2017, ma non saranno da escludere sorprese vista l'assenza di unità di intenti tra i vari membri dell'Opec.

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In rosso Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo aver segnato un massimo in area 21.450 punti si presenta quasi 200 punti più in basso con una flessione dello 0,4%.

Tra le poche blue chips in controtendenza troviamo alcune utilities come Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) e Italgas che salgono dell'1,03% e dello 0,7%, mentre Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) oscillano intorno alla parità, lasciando più indietro A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che cede lo 0,4%.

In rialzo di quasi mezzo punto Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) , seguito da YNap che avanza dello 0,31%, mentre Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) cede lo 0,1% dopo che Banca IMI ha confermato il rating "hold" sul titolo, con un prezzo obiettivo alzato da 51,7 a 52,3 euro.
Ancora in rosso Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che dopo l'affondo di ieri cede quasi il 2% malgrado la società abbia confermato l'outlook per l'anno in corso dopo la bocciatura del rating della Cina da parte di Moody's.

In rosso le banche e scattano le prese di profitto su Banco BPM che dopo la buona performance delle ultime sedute arretra dell'1,8%, seguito da Ubi banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che flette dell'1,63%. In calo dell'1,11% Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) complice il downgrade di Jefferies che ha cambiato strategia da "buy" a "hold", con un target price a 2,9 euro. Lo stesso broker ha confermato la raccomandazione "buy" su Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , con un fair value migliorato da 17,2 a 19,2 euro, ma il titolo non riesce ad evitare le vendite scendendo di mezzo punto percentuale.

Vendite sui titoli del settore oil in attesa del verdetto dell'Opec: Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) perde l'1,4%, seguito da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che arretrano rispettivamente dell'1,17% e dello 0,8%.

Sul fronte macro Usa oggi si guarderà alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 232mila a 238mila unità.
In giornata è prevista la riunione dell'Opec sull'accordo relativo ad una estensione dei tagli della produzione giornaliera. In agenda un discorso di Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, oltre al quale parlerà anche Robert Kaplan, a capo della Fed di Dallas e Lael Brainard, membro della Banca Centrale americana.

Da segnalare prima dell'apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Abercrombie & Fitch (Francoforte: 903016 - notizie) che dovrebbero evidenziare una perdita per azione di 0,7 dollari, mentre dalla trimestrale di Dollar Tree (NasdaqGS: DLTR - notizie) ci si attende un eps di 0,98 dollari.

Sempre prima dell'avvio degli scambi sono previsti i numeri trimestrali di Best Buy (Swiss: BBY.SW - notizie) , con un eps atteso di 0,4 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà ai conti di Costco Wholesale che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 1,31 dollari.

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