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Borse poco mosse (ma solo in apparenza)

Se limitiamo l’attenzione alle sole le performances degli indici di Borsa del Vecchio Continente, quella odierna parrebbe esser stata una seduta soporifera, non è andata così! Dopo una prima parte effettivamente tranquilla improvvisamente sui listini europei arrivavano vendite inattese.

I futures americani erano passati in territorio negativo. Solo un po’ di nervosismo in attesa delle decisioni della Fed? Probabilmente sì!

Nessuno mette in dubbio il rialzo di un quarto di punto dei tassi americani, ma oggi gli analisti vorrebbero capire se nel 2018 ci saranno i quattro rialzi da tempo previsti o se invece verranno ridotti a tre.

Ed allora tutti attendevano l’apertura di Wall Street per capire che aria tirava a New York. Anche i listini americani, inizialmente, non si discostavano molto dalla parità, un paio di ore dopo l’inizio delle contrattazioni, però, … improvvisamente il Dow Jones si infiammava. Erano i titoli del comparto petrolifero a dare il la, ma ben presto si accodavano gli industriali, i farmaceutici, i bancari, rimanevano al di sotto della linea della parità, quindi, solo i titoli difensivi. In men che non si dica l’indice più vecchio del mondo guadagnava mezzo punto percentuale permettendo così anche ai listini europei di azzerare le perdite.

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Il nostro Ftse Mib (+0,10%) ha ritrovato la freccia verde nonostante la maggior parte dei titoli abbia terminato la seduta in territorio negativo.

Ha indossato la maglia nera Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (-2,03%). Per il titolo del Biscione il momento buio pare non aver fine, sarà fondamentale non cedere quota 3 euro.

Dopo quattro rialzi di fila è arrivato lo storno anche per Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (-1,68%), sembra siano terminate le buone notizie, quindi occorrerà fare molta attenzione.

Giornata negativa per il comparto bancario, le vendite hanno colpito in particolare Banco BPM (-1,59%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-1,14%) ed Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (-1,06%).

Non si è arresta la discesa di Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (-1,14%) nelle ultime otto sedute il titolo ha fatto segnare un ribasso in sette occasioni, oggi è tornato sotto quota 20 euro, un livello da monitorare con attenzione.

Ma rivolgiamo ora lo sguardo alla parte alta della classifica. Seduta brillante per Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+3,56%) che termina sul massimo di giornata, il titolo non faceva segnare al fixing una quotazione simile da oltre 11 mesi.

Torna a superare quota 20 euro Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (+2,26%) che si arresta ad un soffio dal massimo dell’anno stabilito il 19 gennaio.

Terzo gradino del podio per Fiat Chrysler (+1,78%) in una giornata ancora positiva per la galassia Agnelli, anche Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (+1,07%) ed Exor (+0,53%) hanno infatti trovato nuovi compratori, mentre la sola Cnh Ind. (-0,38%) continua la fase di storno.

E concludiamo con l’ormai giornaliero record storico messo a segno da Moncler (+1,75%). Negli ultimi dodici mesi il titolo ha guadagnato più del 50%!!!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online