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Borse poco mosse: nessuna novità da Draghi. Arretra Milano

Ancora un segno più per la piazza azionaria giapponese che dopo il buon rialzo di ieri si è spinta in avanti anche in quest'ultima seduta della settimana, ma con un ritmo decisamente meno vivace. Il Nikkei 225 è salito dello 0,2%, sostenuto dalla buona intonazione del settore dei semiconduttori, sulla scia dei nuovi record storici segnati ieri dal Nasdaq Composite.

Poco mosso le Borse europee che confermano la cautela già mostrata nelle battute iniziali, con gli indici deboli ma in recupero dai minimi segnati nella prima parte della mattina. Il Dax30 e il Cac40 in questi minuti si sono riportati al di sopra della parità con un frazionale rialzo rispettivamente dello 0,06% e dello 0,07%, mentre il Ftse100 resta in rosso dello 0,1%.

Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo e l'attenzione degli investitori è stata rivolta al discorso tenuto questa mattina dal presidente della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , Mario Draghi, dal quale però non sono arrivate novità di rilievo.
Il numero uno dell'Eurotower ha espresso fiducia nella ripresa dell'economia UE, pur segnalando alcuni rischi al ribasso legati a fattori esterni.

Quanto all'inflazione, Draghi ha dichiarato che non siamo ancora giunti ad un punto in cui la stessa sia in grado di autosostenersi senza la politica accomodante della BCE, motivo per cui bisogna avere pazienza nel processo di normalizzazione dei tassi di interesse.

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A rimanere più indietro degli altri è ancora una volta Piazza Affari dove il Ftse Mib scende a ridosso dei 22.100 punti, con un calo dello 0,49%.
Ad appesantire il nostro mercato è sempre il settore bancario che paga pegno alla difficile situazione di Banca Carige (Dusseldorf: -BJ51.DU - notizie) , sospesa dalle contrattazioni su decisione della Consob, fino a quando non sarà ripristinato un corretto quadro informativo.

L'unica eccezione positiva è quella di Banco BPM che si apprezza di circa mezzo punto percentuale, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) arretra dell'1,38%, seguito da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Bper Banca che scendono dell'1,07% e dello 0,85%, In calo dello 0,81% Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) frenato dalla bocciatura arrivata da Banca IMI, i cui analisti hanno peggiorato il giudizio sul titolo da "buy" a "add", con un prezzo obiettivo alzato a 10,9 euro. Si difende meglio Ubi Banc che cede lo 0,26%.

In ultima posizione troviamo Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che scende dell'1,59% anche se ieri l'AD del gruppo ha fatto sapere che c'è l'intenzione di mantenere il controllo della rete, senza che questo comporti il possesso del 100% della stessa.
Male STM che arretra dell'1,32% senza beneficiare degli spunti positivi offerti ieri dal Nasdaq Composite e le vendite colpiscono anche Fca, in flessione dell'1,28%.

In rialzo di quasi un punto percentuale Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) sulla scia dei contratti aggiudicati nell'E&C onshore per un valore di 1 miliardo di dollari. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil provano a rimbalzare ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) , con un vantaggio dello 0,36% e dello 0,25%, sulla scia del recupero del petrolio in direzione dei 56 dollari al barile.

Sul fronte macro Usa oggi il focus sarà sul settore immobiliare visto che in agenda troviamo i nuovi cantieri edili che ad ottobre dovrebbe attestarsi a 1,18 milioni di unità, in rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 1,127 milioni, mentre le licenze di costruzione dovrebbero salire da 1,215 a 1,24 milioni di unità.

Da seguire prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di Abercrombie & Fitch (Francoforte: 903016 - notizie) e di Foot Locker (NYSE: FL - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,22 e a 0,8 dollari.

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