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Borse positive ma in frenata dai top. Telecom in rialzo a Milano

Ancora un segno più per la piazza azionaria giapponese che ha guadagnato terreno per la terza seduta consecutiva. Quest'oggi però il Nikkei 225 ha mostrato decisamente più slancio rispetto alle due sessioni precedenti, spingendosi oltre la soglia dei 24.000 punti, con un rialzo dell'1,29% che ha portato le quotazioni su valori che non si vedevano da novembre del 1991.

In positivo le Borse europee che, pur avendo già ritracciato dai massimi intraday, si mantengono al di sopra della parità sulla scia del nuovo record messo a segno ieri dagli indici americani.
Il Cac40 mostra ora un frazionale rialzo dello 0,09%, preceduto dal Ftse100 e dal Dax30 che si apprezzano rispettivamente dello 0,22% e dello 0,74%.

A sostenere in particolare il listino tedesco è l'aggiornamento relativo all'indice Zew che a gennaio ha segnato un livello mai visto dalla sua nascita, spingendosi a 20,4 punti rispetto ai 17,4 punti di dicembre, oltre le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un rialzo meno marcato a 18 punti.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio è atteso in Europa il dato preliminare dell'indice relativo alla fiducia dei consumatori che con riferimento al mese in corso dovrebbe salire leggermente da 0,5 a 0,6 punti.
Questa mattina ha avuto inizio la riunione dell'Ecofin dopo quella dell'Eurogruppo di ieri, e in giornata è previsto l'incontro dei principali leader e banchieri centrali mondiali al World Economic Forum di Davos.

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Incerta Piazza Affari che dopo una partenza in salita che ha visto il Ftse Mib segnare un massimo a 24.050 punti, ha cambiato direzione di marcia. Negli ultimi minuti l'indice delle blue chips viene fotografato a poca distanza da 23.850 punti, con un lieve calo dello 0,08%.

Tra le blue chips che restano più indietro troviamo Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che arretra dell'1,35%, complici le prese di profitto dopo il buon rialzo di ieri. Fiacco Moncler che cede lo 0,15% e nel settore lusso restano intorno alla parità Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) e YNap, quest'ultimo al di sotto del prezzo d'OPA lanciata da Richemont ieri.

Nel settore bancario il peggiore è Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) con un rosso dello 0,34%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) oscilla intorno ai valori del close di ieri con un lieve rialzo dello 0,06% in attesa del piano industriale che sarà approvato il prossimo 5 febbraio e presentato al mercato il giorno successivo.

In positivo Bper Banca e Banco BPM con un vantaggio dello 0,61% e dello 0,4%, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che sale dello 0,14% sulla scia dei rumors secondo cui il gruppo avrebbe allo studio la cessione di un crediti non performanti per un importo che potrebbe arrivare a 1 miliardo di euro.

In evidenza Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) e Campari (Milano: CPR.MI - notizie) che guadagnano entrambi oltre un punto percentuale, seguiti da Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che progredisce dell'1,16%, sostenuto dai rumors relativi a discussioni risalenti ai mesi scorsi tra Orange Deutsche Telekom per una potenziale combinazione tra le due società.

In positivo Fca che sale dello 0,3% dopo aver provato a sfondare la soglia dei 20 euro in attesa dei dati del quarto trimestre e dell'intero 2017 in arrivo giovedì prossimo.

Sul fronte macro Usa si segnala solo l'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa. Nel pomeriggio è previsto un incontro tra i leader del Nord America per discutere sul Nafta, ossia sugli accordi di libero scambio.

Da seguire prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati del quarto trimestre di Johnson & Johnson (NYSE: JNJ - notizie) e di Procter & Gamble (Swiss: PG-USD.SW - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 1,72 e a 1,14 dollari. Alla prova dei conti anche Verizon Communications (Londra: 0Q1S.L - notizie) e Travelers Companies che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un eps pari a 1,59 e a 0,88 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di Texas Instruments (Swiss: TXN.SW - notizie) , con un utile per azione visto a 1,09 dollari.

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