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Borse trainate da Wall Street: Telecom domina la scena a Milano

Dopo quattro sedute consecutive in ribasso, la piazza azionaria giapponese rivede la luce e chiude gli scambi in positivo. L'indice Nikkei 225 è salito oggi dell'1,79%, sfruttando la buona conclusione di Wall Street e cavalcando al contempo il rafforzamento del dollaro nei confronti dello yen, con il cambio riportatosi appena sopra quota 106.

In positivo anche le Borse europee che dopo aver ritrovato ieri la via dei guadagni danno un seguito al rimbalzo della vigilia, accodandosi agli spunti rialzisti offerti da Wall Street.
Gli indici del Vecchio Continente hanno avviato gli scambi in salita e vedono il Cac40 avanzare dello 0,5%, preceduto dal Ftse100 e dal Dax30 che si apprezzano rispettivamente dello 0,96% e dello 0,99%.

Ad alimentare gli acquisti contribuisce l'allentamento dei timori di una guerra commerciale, dopo che la proposta di dazi sull'acciaio e sull'alluminio avanzata dal presidente Trump ha trato una forte opposizione nello speaker della Camera. Lo stesso inquilino della Casa Bianca ieri non ha escluso la possibilità di trattare con i partner commerciali Canada e Messico.

In assenza di dati macro di rilievo in Europa, le Borse proseguono lungo la retta via, approfittando anche della sostanziale stabilità dell'euro nei confronti del dollaro, con il cambio fermo a quota 1,233.

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In rimonta anche Piazza Affari che, dopo essere stata l'unica in Europa a chiudere gli scambi in rosso ieri, vede il Ftse Mib risalire la china in direzione di area 22.000, con un progresso dello 0,84%.
La reazione composta del mercato all'esito delle elezioni non sembra lasciare spazio ai ribassisti, per quanto prevalga ancora una grande incertezza relativamente al futuro politico dell'Italia.

Tra le blue chips spicca Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che conquista il primo posto nel paniere con un rally del 4% nel giorno in cui saranno diffusi i conti del 2017 e sarà presentato il nuovo piano industriale del gruppo. Intanto a far scattare in avanti il titolo sono alcuni rumors secondo cui il fondo Elliott Management starebbe costruendo una quota nella società telefonica con l'obiettivo di contestare la guida di Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) e fare pressione per cambiamenti nella governance e nella composizione del Board.

Gettonata dagl acquisti anche Italgas che avanza del 2,55%, seguito a poca distanza da Fca che si apprezza del 2,29%, trainando al rialzo anche CNH Industrial ed Exor, con un vantaggio rispettivamente dell'1,93% e dell'1,88%.

Rimbalza Mediaset che dopo l'affondo di ieri sale dell'1,8% e recuperano terreno anche i bancari con Bper Banca e Banco BPM in salita dell'1,63% e dell'1,09%, seguiti da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che guadagnano lo 0,7% e lo 0,4%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) si accontenta dello 0,35%, riuscendo a fare meglio di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che oscilla intorno alla parità.

Segno meno per Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) che cede l'1,15% dopo che la società ha acquisito il 67% della giapponese Fukui Megane.

In calo dell'1,03% Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) sulla scia dei conti del 2017 che hanno restituito una netta riduzione della perdita netta rispetto all'esercizio precedente, a fronte di ricavi in calo oltre le previsioni.

Sul fronte macro Usa oltre all'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, si segnala il dato relativo agli ordini alle imprese che a gennaio dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,1%, dopo il rialzo dell'1,7% precedente.
In calendario un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York, oltre al quale parlerà anche Lael Brainard, membro del Board guidato da Powell.

Da segnalare prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati degli ultimi tre mesi di Target Corp., dai quali ci si attende un utile per azione di 1,38 dollari.

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