Borse Ue in ripresa. Meno convinta Milano, recupera Unicredit

Dopo due giornate consecutive con il segno più, le vendite sono tornate a fare capolino sulla Borsa giapponese che oggi ha chiuso gli scambi in calo. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,35%, complici le incertezze politiche non solo in America ma anche in Europa dopo i discorsi di Marine Le Pen (Other OTC: PENC - notizie) contro l'euro. Lo yen è tornato a perdere terreno nei confronti del dollaro che sta cercando di risalire la china dopo essere sceso su livelli che non si vedevano da novembre scorso.

In positivo le Borse europee che nelle battute iniziali hanno ancora risentito dell'incertezza della vigilia, salvo poi riuscire a risalire la china e a spingersi in territorio positivo. Al momento il Cac40 si accontenta di un frazionale rialzo dello 0,12%, preceduto dal Dax30 e dal Ftse100 che si apprezzano rispettivamente dello 0,48% e dello 0,47%.
L'agenda di macro di oggi in Europa è stata piuttosto snella visto che l'unico dato è stato diffuso in Germania, dove la produzione industriale a dicembre ha mostrato una variazione negativa del 3%, registrando la peggiore lettura da inizio 2009, in calo rispetto alla rilevazione precedente rivista verso l'alto da +0,4% a +0,5%. Il dato ha deluso nettamente le attese degli analisti che si erano preparati ad un incremento dello 0,4%.

Nervosa Piazza Affari dove il Ftse Mib ha già attraversato in più di un'occasione la linea della parità e ora si presenta poco al di sopra dei 18.700 punti, con un vantaggio delo 0,11%.
Tra le blue chips in controtendenza troviamo alcuni bancari come Banco BPM che perde il 2,44%, seguito da Bper Banca e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che flettono dell'1,06% e dello 0,7%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Ubi banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) scendono dello 0,46% e dello 0,06%.
Si muove in positivo Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che dopo una flessione iniziale sale dell'1,23% nel secondo giorno dell'aumento di capitale.

In rosso dell'1,3% Fca per via delle cattive notizie arrivate dalla Francia da cui sono partite accuse per il gruppo relativamente alla violazione degli standard sulle emissioni.

Prese di profitto per Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che scende dell'1,15% dopo aver resistito alle vendite ieri sulla scia dei buoni risultati presentati dalla società con riferimento al quarto trimestre e all'intero 2016.

In progresso di quasi il 2% STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) dopo che Exane ha ribadito la raccomandazione "outperform" sul titolo, con un prezzo obiettivo alzato da 12,6 a 16,3 euro. In ascesa di quasi un punto Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) sulla scia dei dati relativi alla raccolta di gennaio e si apprezza dello 0,84% FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) in attesa dei conti del 2016 che saranno diffusi in giornata.

Sul fronte macro Usa oltre all'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, si segnala l'aggiornamento sulla bilancia commerciale che a dicembre dovrebbe mostrare un saldo negativo di 45,2 miliardi di dollari, in frazionale recupero rispetto al rosso di 45,24 miliardi di novembre.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i risultati degli ultimi tre mesi di General Motors (NYSE: GM - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 1,17 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà ai conti di Walt Disney (Swiss: DIS-USD.SW - notizie) con un eps atteso di 1,5 dollari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online