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Borse UE da preferire a Wall Street: i market movers nel breve

Borse UE da preferire a Wall Street: i market movers nel breve

La settimana è partita nel segno della debolezza per i mercati azionari europei che quest'oggi sono privi del faro di Wall Street, rimasta chiusa per festività. La view sulle Borse del Vecchio Continente resta in ogni caso positiva almeno stando alle indicazioni di Jp Morgan, secondo cui le azioni europee hanno diverse opportunità per performare bene quest'anno.

Le Borse UE sono una buona scommessa per il 2017

Gli analisti fanno riferimento al miglioramento delle condizioni del credito, segnalando che i margini potrebbero essere sostenuti dal rafforzamento dell'attività.
La banca americana ribadisce così la raccomandazione "overweight" sull'azionario europeo, riservando lo stesso giudizio al settore bancario a livello globale.

A puntare sulle Borse UE sono anche i colleghi di Lbbw che accordano la loro preferenza in particolare a quella tedesca. Meno entusiasmo per Wall Street dove le quotazioni ora sono già relativamente costose in base ai modelli degli analisti.

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In generale Lbbw guarda con fiducia all'azionario, anche alla luce del miglioramento dei dati macro.
In questa direzione sarà importante quindi mantenere alta l'attenzione su questo fronte, seguendo tutti gli aggiornamenti, anche societari, che saranno diffusi nelle prossime giornate.

I market movers delle prossime sedute in America

Per domani in America è previsto un solo aggiornamento macro e si tratta dell'indice New York Empire State Manufacturing che a gennaio dovrebbe attestarsi a 10 punti, in rialzo rispetto alla lettura di dicembre fermatasi a 9 punti.

Sul versante societario si segnalano prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati del quarto trimestre del 2016 di Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) e di Unitedhealth Group (Swiss: UNH-USD.SW - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,65 e a 2,07 dollari.

Mercoledì si conoscerà l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari e sarà diffuso l'indice Redbook sulle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa.
Ben più rilevante sarà il dato sull'inflazione che a dicembre dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,3% rispetto allo 0,2% precedente, mentre la versione "core", depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, dovrebbe confermare il rialzo precedente dello 0,2%.

Per la produzione industriale di dicembre si stima un rialzo dello 0,4% rispetto al calo dello 0,45 precedente, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe salire dal 75% al 75,3%.
In calendario anche l'indice Nahb che a gennaio dovrebbe rimanere invariato a 70 punti. Due ore prima della chiusura di Wall Street sarà diffuso il Beige Book, il tradizionale report della Fed sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce.

Da segnalare un discorso di John Williams, presidente della Fed di San Francisco, oltre al quale prenderà la parola Neel Kashkari, a capo della Fed di Minneapolis. Un'ora prima della chiusura di Wall Street è previsto un discorso di Janet Yellen, numero uno della Banca Centrale americana.

In tema di risultati si segnalano i conti trimestrali di Citigroup (NYSE: C - notizie) e di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che dovrebbero consegnare un utile per azione pari rispettivamente a 1,12 e a 4,82 euro.

Giovedì saranno rese note le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero aumentare da 247mila a 253mila unità. Per l'indice Philadelphia Fed di gennaio si prevede una decisa frenata da 21,5 a 15 punti, mentre i nuovi cantieri edili a dicembre dovrebbero salire da 1,09 a 1,195 milioni di unità e le licenze di costruzione crescere da 1,201 a 1,22 milioni di unità.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio sarà diffuso il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio, con un giorno di ritardo rispetto al consueto per via della festività odierna.
In calendario un nuovo discorso di John Williams, presidente della Fed di San Francisco.

Prima dell'apertura di Wall Street sarà diffusa la trimestrale di Bank of New York con un eps atteso di 0,77 dollari, men tre a mercati chiusi si sposterà l'attenzione sui conti degli ultimi tre mesi di American Express (Swiss: AXP-USD.SW - notizie) che dovrebbe consegnare un utile per azione pari a 0,98 dollari.

Per venerdì non sono in agenda dati macro di rilievo e si segnala un discorso di Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia, mentre a mercati chiusi è previsto un intervento di Janet Yellen, presidente della Fed.
Alle 18 ora italiana è in agenda l'insediamento di Donald Trump, con il giuramento e un nuovo discorso che il mercato seguirà con interesse per avere eventuali nuove indicazioni sulle politiche che il neo presidente degli Stati Uniti intende portare avanti durante la sua legislatura.

Tra i vari titoli segnaliamo General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) che presenterà i conti del quarto trimestre dello scorso anno dai quali ci si attende un utile per azione pari a 0,46 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa domani si guarderà alla Germania dove sarà diffuso l'indice Zew di gennaio che dovrebbe salire da 13,8 a 16,5 punti. Sempre in terra tedesca da seguire l'asta dei titoli di Stato con scadenza nel 2018.
Grande attenzione sarà riservata al discorso del premier britannico, Teresa May, e il mercato teme che sarà annunciata una Brexit dura, unitamente all'uscita della Gran Bretagna dal mercato unico europeo.

Mercoledì in Europa sarà reso noto il dato finale dell'inflazione di dicembre che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,5%, rispetto al calo dello 0,1% di novembre. Per l'inflazione core di dicembre si stima un rialzo dello 0,9% su base annua, contro lo 0,8% di novembre.

In Germania è atteso l'aggiornamento finale sull'inflazione di dicembre che dovrebbero salire dello 0,7%, in linea con la lettura preliminare e in rialzo rispetto allo 0,1% del mese precedente. L'inflazione armonizzata di dicembre è vista in salita dell'1%, in linea con l'indicazione preliminare.

Giovedì in Europa è in agenda il dato relativo alla bilancia delle partite correnti di novembre, ma l'evento clou della seduta sarà il meeting della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) che non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse. Da seguire la conferenza stampa del presidente Draghi che però non dovrebbe riservare sorprese al mercato.

Infine, in chiusura di settimana si guarderà nuovamente alla Germania dove è atteso l'indice dei prezzi alla produzione che a dicembre dovrebbe salire dello 0,4% rispetto allo 0,3% di novembre.
Atteso anche il responso di Standard & Poor's sul rating della Grecia.

Focus su bancari e petroliferi a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire domani i titoli del settore bancario in vista della trimestrale di Morgan Stanley e il comparto rimarrà sotto la lente anche mercoledì quando saranno diffusi i conti degli ultimi tre mesi di Citigroup e di Goldman Sachs.

Giovedì si guarderà ai protagonisti del settore oil in vista del report sulle scorte strategiche Usa, mentre al momento non si segnalano titoli e temi di rilievo per l'ultima seduta della settimana.

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