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Borse volatili. Intanto scoppia il caso Ferrero

Alle 13 i mercati europei confermano un andamento altalenante. Dopo un'apertura positiva, in mattinata si è vista un'inversione di rotta che ha portatoprima un disordine sparso tra le fila delle piazze di scambio europee, quindi un saldo parziale che, appnto alle 13, vedeva Piazza Affari a **

Chi vota per Piazza Affari?

Ma la situazione a Piazza Affari ha svegliato anche l'attenzione degli esperti Usa, in particolare quella di Matthew Lynn che vede nel mercato italiano un'occasione sottovalutata. Debito pubblico, politica instabile, amministrazione elefantiaca, sistema di credito precario, disoccupazione e divari sociali: questa, in estrema sintesi, la visione che all'estero si ha dell'Italia. Ma per Lynn è bene guardare oltre e nello specifico alla produzione industriale (+0,7% a maggio e su base annua del 2,1%) e alla fiducia delle imprese e dei consumatori, i n ripresa. A questo si aggiunga anche il recente salvataggio delle banche, salvataggio peraltro non privo di contestazioni, che però ha permesso di rimettere in carreggiata l'intera economia nazionale o, per lo meno, di migliorare il trend positivo che si sta formando all'orizzonte. In altre parole, come sottolineato nel report, se l'eurozona dovesse riprendersi in modo sistematico, l'Italia dovrebbe essere la prima beneficiaria. Paradossalmente il vantaggio arriverebbe proprio dal fatto di essere un mercato sottovalutato, particolarmente economico e con una fama non particolarmente lusinghiera, il che permetterebbe però all'Italia di avere il maggior potenziale di guadagno per il 2018. Un primo accenno lo si vedrebbe dal fatto che Piazza Affari è già in forte crescita rispetto alal Francia e alla Germania. Da quando l'Italia è entrata nel'eurozona non c'è stato un grande sviluppo del Pil, tendenzialmente stabile per quasi due decadi, così come fermi sono stati anche i salari . P er chi un lavoro può vantarlo .

Il caso Ferrero

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Intanto scoppia il caso Ferrero : il colosso piemontese, attualmente non quotata a Piazza Affari, punta alla Nesltè. Per ora sono poco più che indiscrezioni dal momento che la notizia arriva dal sito specializzato DealReporter e non è stata con f ermata, ma a renderla più corposa è il fatto che, a quanto pare, la Ferrero avrebbe dato mandato ad una banca d'affari per riuscire a sondare il terreno e valutare l'opportunità di sbarcare oltreoceano. Un'opportunità non certo remota visto il precedente, non lontano nel tempo, dell'acquisizione, da parte di Ferrero, di Fannie May Confections Brand per la somma di 115 milioni di dollari. Nel caso questo nuovo deal venisse confermato, si tratterebbe di un'operazione che potrebbe arrivare ai 3 miliardi di dollari e che punterebbe al ramo degli snack Nestlè, ramo che la multinazionale dell'alimentazione starebbe da tempo cercando di valorizzare nuovamente dopo la crisi dei consumi e l'impatto delle nuove tendenze dei consumatori sempre più orientati verso scelte che non contemplano le merendine confezionate. Tradotto in numeri, quello che la Nesltè avrebbe intenzione di cedere, sarebbe un affare da 900 milioni di franchi svizzeri.

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