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Borse: Wall Street non scalda le Piazze europee

Si è conclusa anche la penultima seduta dell’anno, ormai non ci resta che attendere domani per i dati definitivi di questo tanto temuto 2017. Naturalmente sappiamo tutti che il bilancio è largamente positivo, ma non dobbiamo limitarci alla variazione annuale dell’indice per sentirci gratificati.

In Borsa ciò che è avvenuto un secondo fa è “vecchio” e serve principalmente ad una cosa sola: cercare di capire cosa succederà fra un secondo.

Dopo cinque trimestri rialzisti consecutivi, infatti, per il nostro indice di riferimento, quello che si concluderà domani, avrà il segno meno davanti alla performance. Quota 23.000 punti, dopo aver fermato il rimbalzo nel 2009 ed ad inizio 2015, sembra che anche questa volta sia risultata una specie di “sbarramento” insormontabile per il Ftse Mib che tuttavia concluderà il 2017 con la miglior performance fra i principali indici borsistici del Vecchio Continente.

Ovviamente dobbiamo tener conto che partivamo da una situazione disastrosa, il nostro indice di riferimento non vale ancora oggi neppure la metà di quanto quotava nel 2000, ossia diciassette anni fa, e questo non dobbiamo mai dimenticarlo.

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Ma andiamo, come di consueto, a vedere quali titoli hanno maggiormente influenzato la seduta odierna.

Contrastato, come già accaduto alla vigilia, il comparto bancario che ha occupato le prime due piazze della classifica con Bper Banca (+2,75%) e Banco BPM (+2,07%), mentre le vendite hanno colpito in particolare Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (-0,99%).

Sul terzo gradino del podio sale Moncler (+1,07%) che ritocca così ancora una volta il proprio record storico terminando la giornata con una performance positiva per la settima volta nelle ultime otto sedute.

Giornata negativa invece per la galassia Agnelli, Fiat Chrysler (-1,68%) ha indossato la maglia nera, Cnh Ind. (-0,88%) e Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (-0,78%) hanno subito prese di profitto, ma nonostante ciò Exor (+0,29%) ha trovato nuovi investitori.

Decisamente deludente anche l’andamento del comparto petrolifero, dietro-front per Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-089%) e Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-0,78%), ma ancor più pesante, per il nostro Ftse Mib (-0,39%), il calo di Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (-0,78%) che torna quindi sotto quota 14 euro.

Ed a proposito di titoli “pesanti” che hanno penalizzato il nostro indice di riferimento, va segnalato anche il calo di Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (-0,95%) tornato su quotazioni che non si vedevano da oltre due mesi.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online