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Bot sempre più sottozero

Mentre i listini azionari continuano nella loro altalena laterale, gli spunti più interessanti arrivano da materie prime e petrolio, risalito bruscamente dai 44 ai 47 dollari dopo l’accordo raggiunto ad Algeri.

A beneficiarne, oltre ai titoli del settore, è stato uno dei maggiori paesi produttori, il Venezuela, protagonista in positivo sul segmento obbligazionario.

Proprio per Pdvsa, maggiore compagnia petrolifera del Venezuela, i rumors di possibile offerte di swap erano nell’aria già da qualche tempo, ma il gruppo, che nei mesi scorsi aveva già fatto molti accordi internazionali, soprattutto con la Cina, ha anticipato la soluzione, offrendo in swap nuovi titoli con scadenze più lunghe ai detentori delle obbligazioni in scadenza.

L’offerta che inizialmente era alla pari, ossia 1000 di nuovo titolo contro 1000 posseduto è stata rilanciata ad inizio settimana a 1170 contro 1000, estendendo lo swap fino al 6 ottobre. I relativi titoli si sono impennati nelle quotazioni, un esempio per tutti è il benchmark Pdvsa 5,25% aprile 2017 che a metà mese quotava intorno a 70 e ha superato in questi giorni gli 80 centesimi.

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L’Argentina fa il suo ritorno sul mercato bond in divisa euro. Dopo il mega collocamento di obbligazioni internazionali per 16.5 miliardi di dollari la scorsa primavera, Buenos Aires ha deciso di fare cassa approfittando dei bassi rendimenti presenti sul mercato per rifinanziare il proprio debito pubblico. Questa volta con una doppia emissione di bond in euro a 5 e 10 anni, il cui roadshow si è concluso in questi giorni.

Sui governativi, asta Bot 6 mesi con il tasso che scende a -0.25% e sfiora il minimo storico, per lo più sono oggetto di acquisto di banche e istituzioni finanziarie per operazioni di breve termine in alternativa ai depositi presso Bce (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) . In leggero rialzo invece i rendimenti nelle aste di medio lungo; il nuovo Btp a 5 anni novembre 2021 ha avuto rendimento allo 0,28% contro il minimo storico di 0,19% dell’asta precedente a fine agosto, relativa al precedente benchmark giugno 2021. Anche la scadenza decennale ha visto un rialzo all’1,21% contro il precedente 1,14%. Complessivamente però l’asta è stata un successo con 8,5 miliardi collocati, sulla parte alta della forchetta proposta dal Tesoro tra 7 ed 8,5 di massimo.

Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) è tornata sul mercato dei bond per la terza volta nel 2016. Il gruppo telefonico italiano con rating BBB- ha collocato una nuova obbligazione con scadenza 9 anni, il 30 settembre 2025 e cedola annua fissa del 3%. L’obbligazione ha una size di 1 miliardo di euro e taglio minimo di negoziazione di 100.000 euro. Un successo l’emissione, che ha raccolto ordini per oltre 4 miliardi di euro. I proventi saranno utilizzati dalla società per fronteggiare le scadenze debitorie dell’anno. Fra gli acquirenti anche la Bce che ha esteso da giugno scorso il piano di acquisti di obbligazioni ai corporate bond europei investment grade. Sempre nel settore telefonico, la Vodafone è uscita con un nuovo deal in euro per 750 milioni con scadenza 2024 e cedola dello 0,5%. Taglio minimo di sottoscrizione a 100.000 euro.

La Romania ha riaperto l’obbligazione senior con scadenza 26 maggio 2028 con cedola 2.15% per 1 miliardo di euro. Buono l’interesse degli investitori su questo nome con ordini che hanno raggiunto i 2.8 miliardi nella fase di collocamento. Il bond ha rating BBB- ed è negoziabile per tagli minimi di 1.000 euro, appetibile anche alla clientela retail.

Il Gruppo Hera lancia offerta di acquisto su bond con scadenza 2019 e 2021 da finanziare con nuove obbligazioni. Hera ha infatti autorizzato l’emissione di un prestito obbligazionario senior per un importo massimo di 700 milioni di euro, da collocarsi presso investitori qualificati. Il roadshow partirà dal 2 ottobre.

Il gruppo tedesco ENBW ha collocato una nuova obbligazione ibrida NC5.5 per 725 milioni di euro. Il bond ha scadenza il 5 aprile 2077 ed prima call esercitabile dall’emittente il 5 aprile 2022, paga una cedola annua fissa del 3.375% e il taglio minimo di negoziazione è di 1.000 euro. Rating dell’obbligazione BBB-.

Fca Bank, joint venture paritaria tra Fiat Chrysler e Credit Agricole (Swiss: ACA.SW - notizie) , ha lanciato la sua prima obbligazione in sterline sulla scadenza 5 anni. Ammontare dell’operazione 400 milioni di sterline. Alla chiusura dei book gli risultavano avevano superato i 900 milioni. L’obbligazione corrisponde una cedola annuale del 1.625%, con data di stacco prevista il 29 settembre ed è negoziabile per importi minimi di 100.000 sterline. Il rating del bond è BBB+.

Il gruppo chimico Lanxess Ag (Londra: 0H7I.L - notizie) sta collocando un nuovo prestito obbligazionario suddiviso in due tranche, la prima con scadenza a 5 anni, 7/10/2021, la seconda con scadenza decennale. Rating del bond BBB- e taglio di negoziazione di 1.000 euro. Il rendimento atteso per il cinque anni è nell’area 0.50%, per il 10 anni del 1.20%.

La tedesca Benteler Ag, principale fornitore nel settore automobilistico, al termine di un roashow dove ha incontrato circa 50 investitori internazionali, ha dato mandato per il collocamento di un’obbligazione senior senza rating a sette anni con un rendimento del 3%. Size attesa del bond 300 milioni di euro.

Al via il roadshow per il lancio di una nuova obbligazione subordinata del Credito Valtellinese prima dell’assemblea dei soci a ottobre. Il Credito Valtellinese ha infatti dato mandato a un gruppo di banche di organizzare una serie di incontri con investitori europei finalizzati al lancio di una obbligazione di tipo Tier2, denominata in euro. La size dovrebbe aggirarsi intorno a 150 milioni, il rating è BB. Il funding servirà anche per rimborsare l’obbligazione subordinata 5.25% 2017.

La Russia dovrebbe uscire con un bond denominato in euro per un importo di 1.25 miliardi.

Abeonga ha varato il piano di ristrutturazione. La multinazionale spagnola attiva nel campo delle energie rinnovabili era finita in default alla fine del 2015 e, per evitare la bancarotta, ha raggiunto un accordo con i detentori dei bond per la conversione in azioni.

Di Carlo Aloisio

Senior Broker Unicredit

Autore: ItForum Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online