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BPM e B.Popolare affossati dai rumors, ma i broker sono bullish

A Piazza Affari tornano in primo piano le tensioni sul settore e tra i vari titoli sono sotto pressione Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare che fanno registrare una delle peggiori performance nell'intero paniere delle blue chips. Banco Popolare, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa mezzo punto percentuale, oggi perde il 3,84% a 1,803 euro, con oltre 18,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, già al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 16 milioni di pezzi.

Non è migliore la situazione per Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che, dopo aver guadagnato poco più dello 0,5% ieri, viene scambiato negli ultimi minuti a 0,2843 euro, con un affondo del 3,69%. Anche in questo caso i volumi di scambio sono molto elevati visto che fino a questo momento sono passate di mano oltre 93 milioni di azioni, oltre la media giornaliera degli ultimi tre mesi.

Rumors su carenza capitale per coperture NPL

A pesare sull'andamento odierno di Banco Popolare e di Banca Popolare di Milano sono le indiscrezioni di stampa, riportate in particolare dal Sole 24 Ore, da cui si apprende che la vigilanza avrebbe rilevato uno shortfall di 1-2 miliardi di euro sulle coperture dei non performing exposures dell'entità combinata, legate al portafoglio di Banco Popolare.
Secondo il quotidiano questo deficit non porterebbe a richieste di ricapitalizzazione, ma si tradurrebbe in un aumento dello SREP.

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Lo standard di mercato, con riferimento al piano industriale di Banca Monte Paschi e ai rumors sui target di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , sembra definire una copertura dei non performing loan del 75% e del 40% sugli unlikely to pay, livelli che determinerebbero una carenza di capitale nell'ordine di 1,7 miliardi di euro secondo i calcoli di Equita SIM.

La view di Equita SIM

Gli analisti di quest'ultima fanno notare che la BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) ha recentemente approvato il piano di fusione che prevede stabilità a livello di copertura al 2019, quindi agli esperti sembra improbabile che a breve possano arrivare, anche indirettamente, richieste di aggiustamento.
Tra l'altro recentemente l'AD di Banca Popolare di Milano, Giuseppe Castagna, ha confermato il buon esito di recenti contatti con il regulator escludendo richieste di adeguamento a nuovi standard.

Gli analisti di Equita SIM credono che il contesto di mercato, i target dei competitors e i deludenti risultati riportati da Banco Popolare sull’asset quality portino ad incorporare nella valutazione, almeno in parte, una carenza di capitale.
A detta della SIM milanese il re-rating di Banco Popolare è legato all’esecuzione del processo di riduzione del rischio che però dovrebbe accelerare solo nella seconda metà del prossimo anno.

In attesa di novità Equita SIM conferma la sua strategia bullish sui due titoli, ribadendo la raccomandazione "buy" sia per Banco Popolare che Banca Popolare di Milano, con un prezzo obiettivo a 4,3 euro nel primo caso e a 0,67 euro nel secondo.

La medesima indicazioni di acquisto per entrambi i titoli arriva dai colleghi di Banca IMI che fissano un target price a 0,59 euro per Banca Popolare di Milano e a 3,8 euro per Banco Popolare.

Icbpi cauta su Bco Popolare

Su quest'ultimo titolo è meno sbilanciata la strategia di Icbpi che mantiene fermo il rating "neutral", con un fair value a 3,7 euro. Gli analisti ricordano che le preoccupazioni legate alla qualità del credito del nuovo gruppo Bco Popolare/BP Milano, circolano sul mercato già tempo e spiegano di fatto la sottoperformance registrata dai due titoli quest'anno.
A breve è attesa una decisione della BCE sul capitale per fare chiarezza sulla posizione del nuovo gruppo a livello di qualità dell'attivo e di capitale.

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