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Brembo aperta a nuovi investimenti in jv cinese dopo utile sem1 sopra attese

Il logo di Brembo presso la sede dell'azienda a Bergamo

MILANO (Reuters) -Brembo potrebbe valutare la possibilità di espandere il proprio investimento nella joint venture appena annunciata in Cina con Gold Phoenix.

Lo ha detto il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi a Reuters dopo che il produttore italiano di freni ha registrato un aumento del 13% dell'Ebitda del primo semestre.

Questa settimana Brembo ha reso noto di aver concordato con Gold Phoenix la creazione di una joint venture paritetica per la realizzazione in Cina del suo primo impianto su larga scala interamente dedicato alla produzione di pastiglie per il mercato dei ricambi, con un investimento complessivo di circa 35 milioni di euro nei prossimi tre anni.

Tiraboschi ha affermato che il mercato è "potenzialmente enorme".

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"Può anche essere che facciamo di più di quello che abbiamo scritto. Può essere che questa joint venture possa avere un'accelerazione maggiore di quello che abbiamo immaginato", ha detto Tiraboschi.

L'Ebitda semestrale di Brembo è aumentato del 13% a 305,3 milioni, grazie a un aumento del 28% delle vendite e a una forte performance in tutti i settori.

Sia le vendite che l'Ebitda hanno superato il consensus degli analisti fornito da Intesa Sanpaolo.

Le azioni della società hanno guadagnato fino al 6,6% dopo la pubblicazione dei risultati e hanno chiuso in rialzo del 3,5%.

Il margine Ebitda, tuttavia, ha subito un lieve calo al 17,5% dal 19,9% a causa dell'aumento dei costi delle materie prime.

"Stiamo recuperando gran parte di quello che è il costo della materia prima, dell'energia e della logistica, che in questi mesi dall'inizio dell'anno sono saliti a dismisura", ha detto Tiraboschi. "E li stiamo un po' inseguendo perché chiaramente, continuando a crescere, noi gli andiamo dietro", ha aggiunto.

L'azienda ha comunicato che il portafoglio ordini rimane solido e prevede un secondo semestre in linea con i primi sei mesi in termini di ricavi e margini, a meno di cambiamenti straordinari nella situazione geopolitica, nei tassi di cambio e nei costi.

Ciò significa un obiettivo per l'intero anno di circa 3,5 miliardi di euro per i ricavi e di 600 milioni di euro per l'Ebitda, ha detto Tiraboschi.

(Giulio Piovaccari, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)