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In Brianza si torna al baratto

L’iniziativa dei commercianti di Concorezzo: scambiare i prodotti con qualcosa che non sia il denaro

Baratto (Fotolia)

C’è la crisi, le famiglie sono in difficoltà, i soldi sono pochi. E allora i negozianti di Concorezzo, un paese di 15mila abitanti in provincia di Monza, sono tornati al baratto. L’idea di provare a scambiare i propri prodotti con qualcosa che non fosse il denaro è venuta ad Antonio Mandelli, titolare di uno studio fotografico. È piaciuta all’associazione locale dei commercianti e così si è trasformata in una vera e propria iniziativa, “Io baratto”: i trenta negozianti che hanno aderito hanno scelto un prodotto da scambiare, l’hanno esposto in vetrina con un cartello e hanno atteso le offerte dei clienti.

La gente ha proposto di tutto: “Per gli occhiali da sole che ho scelto di barattare”, spiega Maurizio Torresani, presidente dell’associazione commercianti e proprietario di un negozio di ottica, “mi hanno offerto alcuni giochi della Playstation, una chitarra elettrica e una grigliata per sei in giardino”. Segno che l’iniziativa è piaciuta: gli abitanti di Concorezzo si sono sbizzarriti a fare proposte. “Ogni negozio ne ha ricevute almeno dieci: un bel risultato”, commenta Torresani. L’asta è cominciata il 4 giugno e finirà venerdì 15: sabato 16, durante la Notte bianca, verranno comunicate le offerte vincenti.

Il progetto non è una vera propria soluzione contro la crisi, spiega Torresani: “È chiaro che i commercianti non potrebbero andare avanti con il baratto, sarebbe impraticabile: con questa iniziativa abbiamo più che altro voluto dare un segnale di sensibilità, dimostrare che ci rendiamo conto delle difficoltà delle famiglie. Volevamo soprattutto valorizzare, per una volta, non i soldi ma i gesti, gli oggetti usati che si hanno in casa”. Insomma, un ritorno alla dimensione sociale dello scambio. Che potrebbe diventare un appuntamento fisso: “Potremmo riproporre l’idea una volta all’anno o al massimo ogni sei mesi: vedremo”.