Briatore contro la Versilia: “Mancano le strutture e i servizi”
Flavio Briatore non se la prende con la pioggia che funesta la stagione estiva delle riviere italiane più celebri, anzi, la interpreta come una scusa per giustificare l’assenza di turisti: intervistato a proposito della decisione di posticipare il ritorno a scuola al 1 Ottobre in modo da garantire un prolungamento delle vacanze estive agli studenti e alle famiglie che non hanno potuto beneficiare di una stagione clemente dal punto di vista meteorologico, il proprietario del Twiga di Forte dei Marmi, in Versilia, non si è lasciato scappare commenti al vetriolo che hanno fotografato una realtà in aperto declino turistico.
Nelle parole di Briatore, la Versilia non è più in grado di accogliere i turisti in un modo degno di questo nome. Le cause, secondo l’imprenditore, risiedono in quattro diverse motivazioni: le infrastrutture carenti, la mentalità di altri tempi, il proibizionismo e la burocrazia. Con il pony non si va da nessuna parte, ha commentato amaro Briatore: i pony sono quelli delle giostrine per bambini che a quanto pare sembrano essere l’unico diversivo alla spiaggia a Forte dei Marmi. In caso di pioggia, stando alle sue parole, sulla riviera della Versilia mancano le infrastrutture in grado di offrire un’alternativa al mare e trattenere il turista. Certo è che anche la spiaggia non è più quella di una volta: un paio di mesi fa proprio lo stesso Flavio Briatore aveva scritto su Twitter un messaggio molto pepato contro la stragrande presenza di venditori ambulanti abusivi a suo dire eccessivamente insistenti, che possono compromettere il soggiorno di un turista.
La colpa di tutto questo calo del turismo in Versilia è in quello che lui definisce “proibizionismo imperante” (Certo, in Versilia e in Italia non si può fare niente. E la vacanza è diventata un’esperienza monacale. Questo non si può fare, quest’altro neppure. Qui non si può costruire, qui servono permessi e contro permessi. Alle regole credo anch’io. Ma al proibizionismo no) che impedisce il potenziamento delle località tramite costruzioni e rinnovamenti atti a richiamare i turisti.
La cronica mancanza di infrastrutture ha fatto calare gli arrivi dei turisti a Forte dei Marmi, un tempo rinomata località di villeggiatura da vip, e Briatore non si trattiene nei paragoni: il Salento, a suo dire area geografica che ha saputo valorizzare il territorio richiamando sempre più persone in visita, fino alle nuove località più low cost quali la Croazia o la Grecia, dove si arriva comodamente in aereo con tantissimi collegamenti.
I servizi, secondo Briatore, restano il grande problema della riviera toscana: aeroporti malfunzionanti, rete ferroviaria vecchia, collegamenti assenti con le zone della Versilia storica che potrebbe funzionare da alternativa alla spiaggia. L’imprenditore si scaglia contro il proibizionismo che impedisce il rinnovamento e l’adeguamento, offrendo qualche spunto di soluzione. Ma in un’estate con un clima pazzo servirebbe davvero il campo da golf come diversivo?