Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.628,48
    -831,60 (-2,16%)
     
  • EUR/USD

    1,0732
    +0,0031 (+0,29%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.442,90
    +714,54 (+1,20%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.399,78
    +17,21 (+1,25%)
     
  • HANG SENG

    17.284,54
    +83,27 (+0,48%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

Briatore contro la Versilia: “Mancano le strutture e i servizi”

Flavio Briatore
Flavio Briatore

Flavio Briatore non se la prende con la pioggia che funesta la stagione estiva delle riviere italiane più celebri, anzi, la interpreta come una scusa per giustificare l’assenza di turisti: intervistato a proposito della decisione di posticipare il ritorno a scuola al 1 Ottobre in modo da garantire un prolungamento delle vacanze estive agli studenti e alle famiglie che non hanno potuto beneficiare di una stagione clemente dal punto di vista meteorologico, il proprietario del Twiga di Forte dei Marmi, in Versilia, non si è lasciato scappare commenti al vetriolo che hanno fotografato una realtà in aperto declino turistico.

Nelle parole di Briatore, la Versilia non è più in grado di accogliere i turisti in un modo degno di questo nome. Le cause, secondo l’imprenditore, risiedono in quattro diverse motivazioni: le infrastrutture carenti, la mentalità di altri tempi, il proibizionismo e la burocrazia. Con il pony non si va da nessuna parte, ha commentato amaro Briatore: i pony sono quelli delle giostrine per bambini che a quanto pare sembrano essere l’unico diversivo alla spiaggia a Forte dei Marmi. In caso di pioggia, stando alle sue parole, sulla riviera della Versilia mancano le infrastrutture in grado di offrire un’alternativa al mare e trattenere il turista. Certo è che anche la spiaggia non è più quella di una volta: un paio di mesi fa proprio lo stesso Flavio Briatore aveva scritto su Twitter un messaggio molto pepato contro la stragrande presenza di venditori ambulanti abusivi a suo dire eccessivamente insistenti, che possono compromettere il soggiorno di un turista.

La colpa di tutto questo calo del turismo in Versilia è in quello che lui definisce “proibizionismo imperante” (Certo, in Versilia e in Italia non si può fare niente. E la vacanza è diventata un’esperienza monacale. Questo non si può fare, quest’altro neppure. Qui non si può costruire, qui servono permessi e contro permessi. Alle regole credo anch’io. Ma al proibizionismo no) che impedisce il potenziamento delle località tramite costruzioni e rinnovamenti atti a richiamare i turisti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

La cronica mancanza di infrastrutture ha fatto calare gli arrivi dei turisti a Forte dei Marmi, un tempo rinomata località di villeggiatura da vip, e Briatore non si trattiene nei paragoni: il Salento, a suo dire area geografica che ha saputo valorizzare il territorio richiamando sempre più persone in visita, fino alle nuove località più low cost quali la Croazia o la Grecia, dove si arriva comodamente in aereo con tantissimi collegamenti.

I servizi, secondo Briatore, restano il grande problema della riviera toscana: aeroporti malfunzionanti, rete ferroviaria vecchia, collegamenti assenti con le zone della Versilia storica che potrebbe funzionare da alternativa alla spiaggia. L’imprenditore si scaglia contro il proibizionismo che impedisce il rinnovamento e l’adeguamento, offrendo qualche spunto di soluzione. Ma in un’estate con un clima pazzo servirebbe davvero il campo da golf come diversivo?