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Brusaferro: "La variante Delta spinge i contagi, ma i vaccini proteggono fino al 100% dalla malattia grave"

Dr Silvio Brusaferro, president of Superior Insitute of Health during the press conference to present the new Decree containing the new measures to contrast the Covid-19 pandemic. Rome (Italy), March 2nd 2021 (Photo by Stefano Carofei/Pool/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty Images) (Photo: Mondadori Portfolio via Getty Images)
Dr Silvio Brusaferro, president of Superior Insitute of Health during the press conference to present the new Decree containing the new measures to contrast the Covid-19 pandemic. Rome (Italy), March 2nd 2021 (Photo by Stefano Carofei/Pool/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty Images) (Photo: Mondadori Portfolio via Getty Images)

Il virus SarsCoV2 rialza la testa: per il terzo giorno consecutivo i nuovi casi positivi sono oltre mille e, probabilmente sotto la spinta della variante Delta, salgono tutti i valori rilevati nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute: l’indice di contagio Rt si alza leggermente, da 0,63 a 0,66 e l’incidenza sale da 9 a 11 casi ogni 100.000 abitanti.
L’elemento positivo è, secondo l’Iss, la protezione data dai vaccini contro ricoveri e decessi, stimata fino al 100%.


L’aggiornamento quotidiano del ministero della Salute segnala che i nuovi casi sono stati 1.390, sostanzialmente stabili rispetto ai 1.394 del giorno prima. Sono stati individuati con 196.922 test fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 174.852 delle 24 ore precedenti, e il tasso di positività calcolato sul rapporto fra i casi e il totale dei test segna lo 0,7%, in lieve calo rispetto allo 0,8% dell′8 luglio. Il rapporto fra i casi e i soli tamponi molecolari indica invece il valore 1,6%, in aumento del 7%. Segna un incremento più marcato il numero dei decessi, con 25 contro i 13 di 24 ore prima. Torna invece a scendere il numero dei ricoverati in terapia intensiva, con 11 unità in meno, per un totale di 169; i nuovi ingressi sono stati 8, gli stessi registrati ognuno dei due giorni precedenti. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.167, 30 in meno in 24 ore.


Fra le regioni a registrare l’incremento giornaliero maggiore di casi è stata la Lombardia (230), seguita da Campania (226), Sicilia (201), Lazio (135) e Veneto (106).

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Secondo il monitoraggio dell’Iss sono 6 le regioni e due le province autonome classificate a rischio moderato: sono Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano; sono invece 13 le regioni considerate a rischio basso. In nessuna, si rileva nel monitoraggio, si supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%: i ricoverati passano da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). L’occupazione in aree mediche scende ulteriormente (2%) e i ricoverati passano da 1.676 (29/06/2021) a 1.271
(06/07/2021).

La variante Delta sta comunque imprimendo un cambio di passo nell’epidemia e il monitoraggio indica che “11 regioni o province autonome vedono casi in aumento negli ultimi 7 giorni”.


Tuttavia, per il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, “la curva dei casi viaggia a livelli bassi ed è in decrescita, ma il dato va letto confrontandolo con quello della settimana precedente: la scorsa settimana c’era una decrescita si era fermata, ora vediamo più regioni che hanno cominciato una lieve ricrescita”. A spingere è la variante Delta, la cui circolazione è in aumento e, si legge nel monitoraggio, potrà essere controllata sia grazie al tracciamento, con l’aiuto dei vaccini e rispettando le misure di sicurezza. La variante sta anche ridisegnando alcune caratteristiche dell’epidemia: per esempio, ha detto Brusaferro, l’età mediana dei nuovi casi è ora 31 anni, quella dei ricoverati nei reparti è di 52 anni, 63 per i ricoverati in terapia intensiva e 78 per la mortalità.


Positivi i dati sui vaccini relativi al periodo compreso fra il 21 giugno e il 4 luglio, elaborati da Iss e provenienti dall’Anagrafe nazionale vaccini e dalla sorveglianza integrata: se si sono completate le due dosi previste, è efficace circa all′80% nel proteggere dall’infezione e fino al 100% dalle forme più gravi della malattia, per tutte le fasce di età.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.