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Btp ampliano calo mentre mercato cerca di digerire modifiche Bce a Qe

MILANO (Reuters) - Il secondario italiano amplia il calo partito in mattinata mentre il mercato cerca di digerire le modifiche al programma di 'Quantitative easing' annunciate dalla Bce al termine dell'atteso meeting odierno che -- almeno fino a poco prima della chiusura -- sembrava tutto sommato aver accolto positivamente.

** Attorno alle 17,30, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 163 punti base dai 159 di poco prima dell'inizio della conferenza stampa del presidente Mario Draghi e il tasso del decennale in parallelo torna sopra il 2% portandosi a 2,004% da 1,97% del primo pomeriggio.

** Draghi ha detto che il programma Qe verrà prolungato di nove mesi, oltre la scadenza inizialmente fissata al marzo 2017, aggiungendo però che il ritmo degli acquisti dall'aprile prossimo scenderà a 60 miliardi dagli attuali 80 miliardi in un provvedimento che divide gli operatori che non sanno se leggerlo o no come 'tapering'. Draghi ha poi precisato che, se necessario, si potrà tornare all'iniziale ritmo di acquisti di 80 miliardi.

** Ma la Bce ha anche annunciato che a partire dal primo gennaio allargherà la platea dei titoli acquistabili a quelli con tassi inferiori alla deposit facility, attulalmente a -0,4%, in un provvedimento che Draghi ha definito una "possibilità e non una necessità". Inoltre, la durata residua minima del titolo richiesta scende a un anno dai precedenti due.

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** Quest'ultimo provvedimento secondo alcuni operatori ha determinato un calo dei titoli più a lunga scadenza (il 30 anni cede oltre 2 figure) e un rialzo di quelli a breve.

** Per un operatore, le misure annunciate dalla Bce sono sicuramente espansive e non hanno deluso nonostante la riduzione del ritmo degli acquisti a partire da aprile. A suo parere, il calo visto nel pomeriggio si può spiegare con prese di profitto e con un riassestamento del mercato dopo il rialzo degli ultimi giorni ma non con il disappunto dei mercati.

** "Sicuramente l'attesa era per misure più a favore delle periferie mentre alcuni dei provvedimenti -- in primis quello sull'ampliamento della platea dei titoli acquistabili -- vanno in senso contrario, a favore soprattutto della Germania", commenta Vincenzo Longo, strategist di Ig.

** "Quest'ultimo fattore, che ha spinto i Btp in calo, è stato controbilanciato dall'estensione temporale del Qe. Complessivamente possiamo dire che le misure non hanno deluso le aspettative degli operatori anche se non escludo che nei prossimi giorni potremmo assistere a qualche turbolenza", afferma lo strategist.