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Btp cede con borse, pesano Cina e Grecia, spread a massimi da luglio

Un trader al lavoro. REUTERS/Luke MacGregor

MILANO (Reuters) - Seduta nel segno della debolezza per il secondario italiano, che risente dei timori relativi all'economia alimentati dai deboli dati macro provenienti dall'Asia, dell'avvicinarsi delle aste, e dell'incertezza relativa alla politica greca dopo l'annuncio di dimissioni dato dal premier ieri sera.

Lo spread si è spinto in seduita fino a 130 punti base, ai massimi dallo scorso 14 luglio.

"I Btp stanno innegabilmente registrando una brutta performance" dice un trader italiano. "Si vede una certa pesantezza sul secondario italiano, che attribuirei prevalentemente alla debolezza dei dati cinesi che continuano a minare l'economia globale e a pesare sulle borse".

Sono infatti arrivati ancora dati sconfortanti da Pechino, la cui brusca frenata dell'economia è in cima alle preoccupazioni degli investitori in questi giorni, penalizzando tutto il comparto degli emergenti e pesando anche sulle borse a livello globale.

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La stima preliminare dell'indice Pmi manifatturiero della Cina a cura di Markit, che monitora l'attività delle imprese di dimensioni più consistenti, segnala per agosto la contrazione più marcata da sei anni e mezzo, scivolando a 47,1 da 47,8 di luglio, mentre la mediana della attese degli analisti era per una flessione più marginale a 47,7. Si tratta della sesta lettura mensile consecutiva sotto i 50 punti, soglia spartiacque tra crescita e contrazione.

Il preliminare sul Pmi composito della zona euro è invece risultato migliore delle attese [ID:nZRNC1J202].

"In secondo luogo probabilmente si vede anche un certo effetto dell'avvicinarsi delle aste" dice ancora il trader. "Quanto alla Grecia invece, ha certamente pesato sulla chiusura di ieri, ma non credo che oggi sia il driver principale perché non vedo pericoli per l'accordo con i creditori".

Il premier Alexis Tsipras ha annunciato ieri le proprie dimissioni, chiedendo il ritorno alle urne il più presto possibile. Dopo la frattura con l'ala più a sinistra del suo partito, contraria al nuovo bailout, l'intento del leader di Syriza è quello di andare al voto il 20 settembre prossimo e capitalizzare la popolarità di cui ancora gode nonostante, come ha ammesso lui stesso in un discorso in tv, il nuovo accordo con i creditori non rispecchi le promesse elettorali che lo hanno portato al governo lo scorso gennaio.

Oggi a mercati chiusi il ministero dell'Economia comunicherà i dettagli dei collocamenti di Ctz e Btpei in agenda mercoledì prossimo.

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