Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 7 hours 36 minutes
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0700
    -0,0001 (-0,01%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.047,89
    -1.934,70 (-3,12%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.380,32
    -43,78 (-3,08%)
     
  • HANG SENG

    17.201,27
    +372,34 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     

BTP chiude in rialzo settimana pre-voto, tasso 10 anni giù a 1,904%

MILANO (Reuters) - Il secondario italiano chiude in rialzo l'ultima seduta pre-referendum, con lo spread in riduzione dai livelli di chiusura di ieri e con il rendimento del decennale tornato a nuovi minimi da metà novembre, a 1,904%. Il tasso del trentennale è tornato sotto il 3%. Venerdì scorso il rendimento del 10 anni aveva chiuso la seduta sopra il 2%, a 2,101%.

** Il mercato ha già prezzato, nel corso delle scorse sedute, una vittoria del 'No'. Si vedono adesso gli ultimi riposizionamenti prima del referendum costituzionale di domenica, mentre il Bund registra una peggiore performance e il Btp beneficia delle indiscrezioni che provengono dalla Bce.

** Sono arrivate ieri sul mercato notizie di un prolungamento del Qe. L'idea che la Bce aiuterà comunque il debito italiano riporta quindi alcuni investimenti verso il Btp.

** Ieri fonti qualificate hanno riferito a Reuters che la Bce prolungherà il quantitative easing oltre marzo 2017, anche se si sta ancora discutendo sulle modalità di strutturazione di una tale estensione. Un sondaggio condotto da Reuters mostra inoltre che per 40 su 54 economisti consultati la Bce manterrà lo stimolo a 80 miliardi di euro al mese oltre marzo 2017. I 14 rimanenti indicano una riduzione della cifra, con previsioni comprese tra 10 e 20 miliardi. La stragrande maggioranza degli economisti indica 6 mesi come il periodo più probabile di estensione del Qe.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

** In generale nelle ultime sedute, col balzo del petrolio, si è visto un parallelo balzo dei rendimenti sul debito Usa ed europeo.

** I futures sul greggio sono tornati in rialzo dopo un temporaneo, lieve calo su prese di profitto. Prosegue quindi il balzo registrato questa settimana a seguito dell'accordo Opec-Russia per il taglio della produzione. Dall'accordo di mercoledì Brent e Nymex sono schizzati di oltre il 10%, ma ora il focus degli operatori si sposta sulla messa in pratica del taglio. Attorno alle 17,30 il futures Brent guadagna 23 centesimi a 54,15 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa avanza sul Nymex di 28 centesimi a 51,34 dollari.

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia