Btp confermano discesa sul finale anche in attesa asta, spread a 130 punti
Decisa prevalenza del segno meno per i benchmark Btp anche sul finale della seduta, dove alla generalizzata tendenza ribassista dei mercati vanno a sommarsi 'alleggerimenti' di posizioni in vista dell'offerta a medio-lungo di domani.
La flessione procede peraltro a ritmo inferiore rispetto alla curva tedesca, permettendo al premio di rendimento sul tratto decennale di 'stringere' leggermente a 130 punti base, quattro decimi al di sotto della chiusura precedente.
Via XX Settembre mette domattina a disposizione degli investitori tra 4,5 e 6 miliardi riaprendo Btp sul tratto a tre, sette, 15 e 30 anni.
"L'importo non è particolarmente pesante ma per un'idea della pressione sui mercati basta guardare alla recente dinamica dei rendimenti - Bund in testa. C'è anche da tener conto che l'asta italiana di domani coincide con quella spagnola, sempre sul medio-lungo, per un totale tra 5 e 6 miliardi" commenta un operatore.
Intorno a fine seduta su piattaforma TradeWeb, guardano ai titoli offerti domani il tre anni 15 maggio 2018 paga 0,535% da 0,32% di metà maggio, il sette anni aprile 2022 1,765% da 1,31% dell'ultima asta, il 15 anni marzo 2032 2,765% da 2,32% e il 30 anni settembre 2046 3,325% da 2,92% il mese scorso.
Un giovamento assolutamente marginale paiono trarre i mercati dall'annuncio - giunto da fonti bancarie ateniesi - che la Bce ha innalzato di 2,3 miliardi a un totale di 83 il programma di emergenza 'Ela', ovvero i fondi che la banca centrale ellenica può mettere a disposizione dei propri istituti di credito, da tempo ormai esclusi dall'accesso alla liquidità Bce.