Btp Futura il Titolo di Stato contro l’inflazione galoppante
Fino al prossimo 12 novembre sarà possibile aderire alla nuova emissione del Btp Futura con durata di ben 12 anni e un tasso di interesse crescente (provvisorio) fino all’1,7%.
Il Btp Futura con cedole nominali semestrali e meccanismo step-up, sono potenzialmente una utile via di fuga dalla inflazione per i piccoli risparmiatori. O comunque un modo per non far perdere valore ai propri risparmi tenendoli accantonati per anni, su di un conto corrente che magari prevede anche spese mensili di gestione oltre a zero interessi.
Perché parliamo di titoli di Stato e di inflazione? Ebbene perché il tema è “hot” ormai da più di un anno e se inizialmente tutti, governatori di banche centrali in testa, ci rassicuravano sul fatto che sarebbe stata passeggera l’inflazione, i timori che così non fosse si stanno materializzando e li abbiamo espressi a più riprese qui su Fxempire.it.
L’inflazione potrebbe non essere transitoria per il semplice fatto che i piani di investimento da migliaia di miliardi previsti dalle grandi potenze, “Next Generaion EU” nell’Unione Europea e “Build Back Better” negli USA, sono piani che puntano non solo alla crescita ma alla conversione dei processi industriali. Ci troviamo di fronte all’inizio di una nuova rivoluzione industriale, la quarta, che è partita da circa un decennio, ma che ora subirà una accelerazione. Il nuovo modello industriale verterà sull’economia circolare e sulla transizione energetica, tuttavia non sarà senza costi, anzi.
Quindi l’inflazione potenzialmente potrebbe accompagnare tutti gli anni di crescita economica che si profilano all’orizzonte, al netto di battute di arresto non calcolabili a priori.
Di conseguenza, se così stanno le cose, i risparmiatori prudenti e non amanti del rischio, devono trovare una via per aumentare o quantomeno ridurre la perdita di valore dei propri risparmi.
Anche perché di conti deposito fruttiferi che rendono qualcosa ce ne sono davvero pochi e solo a particolari condizioni.
Le alternative al Btp Futura
In alternativa al Btp Futura, troviamo i Certificati di credito del tesoro (Ccteu), i quali pagano una cedola variabile indicizzata all’euribor a 6 mesi.
Ed ancora troviamo i Btpi, titoli di Stato emessi con cedola semestrale e capitale rimborsato a scadenza rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area dell’euro. Quindi è legato alla media dell’inflazione europea.
Questi sono gli strumenti a capitale garantito, a cui si possono aggiungere i buoni fruttiferi di Cassa depositi e prestiti. Questi ultimi, tuttavia, solo sulle versioni di lunga durata e rivalutati periodicamente offrono rendimenti accettabili.
L’alternativa a maggior rischio ai titoli di Stato
Per il risparmiatore intenzionato a preservare meglio il valore dei suoi risparmi, accanto ai titoli di Stato indicizzati all’inflazione si apre come scenario l’investimento in azioni.
Naturalmente l’asticella del rischio si eleva nettamente, il capitale diventa non più garantito. Al netto del maggior rischio che bisogna assumersi, se si investe guardando all’orizzonte italiano di Piazza Affari e si scelgono buoni titoli che offrono garanzie di crescita anno dopo anno, l’investimento potrebbe al termine rivelarsi anche molto profittevole.
Non va dimenticato che alcuni titoli staccano anche il dividendo annuale.
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