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Un Btp per la pensione

Finalmente, dopo molte attese, è arrivato il Btp italiano a lunghissima scadenza che scadrà nel 2066. Era dallo scorso maggio che se ne parlava, dopo che altri paesi avevano fatto scelte simili come Spagna, Francia, Austria e Gran Bretagna. Il deal è stato un successo con 5 miliardi emessi a fronte di richieste che hanno superato i 18. Per la maggior parte la sottoscrizione è stata appannaggio d’investitori esteri 83,2% mentre solo il 16,8% è andato sul mercato domestico.

La suddivisione delle richieste fa capire come questo titolo non sia propriamente indirizzato all’investitore retail, sia per la durata che per la volatilità che rischia di essere elevata vista la scadenza. Il 45% circa delle richieste proveniva da fund manager, il 23% dalle banche, il 13% circa da fondi pensioni ed assicurazioni ed il 14,5% da hedge fund.

L’appeal del titolo deriva soprattutto dalla situazione congiunturale, dove la fame di rendimenti praticamente allo zero, se non negativi per titoli “investment grade”, ha spinto verso l’acquisto, consentendo al Tesoro di allungare la duration del debito ad un interesse ai minimi storici col 2,8% di cedola.

Per il mondo retail e anche istituzionale tra pochi giorni prenderà il via la decima emissione del Btp Italia indicizzato all’inflazione italiana con durata 8 anni. Il titolo andrà a coprire il rimborso di un analogo bond governativo con scadenza 22 ottobre 2016. Il Btp Italia sarà collocato sul mercato attraverso la piattaforma MOT di Borsa Italiana in due fasi: la prima, da lunedì 17 a mercoledì 19 ottobre riservata ai risparmiatori individuali, la seconda nella sola mattinata del 20 ottobre sarà riservata agli investitori istituzionali.

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Collocati in Francia 7.5 miliardi di bond con scadenza 2026, 2031 e 2066 offrendo rendimenti stabili rispetto alle precedenti emissioni, rispettivamente 0.28%, 0.60% e 1.43%. Buona la domanda degli investitori istituzionali

La compagnia telefonica olandese KPN (Amsterdam: KPN.AS - notizie) ha concluso il collocamento di nuove obbligazioni in euro. Il collocamento ha riguardato due nuovi bond per complessivi 625 milioni. Il primo bond collocato ha scadenza al 9 aprile 2025 e una cedola dello 0.625%, il secondo con scadenza all’11 settembre 2028 e una cedola dell’1.125%. Kpn ha un rating Baa3 con outlook stabile da parte di Moody’s.

Dopo il lungo road show della scorsa settimana ha visto la luce il nuovo deal dell’Argentina in euro in due tranche. La guidance iniziale di rendimento del primo titolo, con scadenza nel gennaio del 2022, era al 4.50%, mentre quella del bond al gennaio 2027 era al 5.625%. Alla fine le richieste hanno superato le aspettative permettendo all’emittente di abbassare notevolmente le cedole, fissate al 3,875% per la tranche 2022 di 1,25 miliardi ed al 5% per quella 2027 sempre per lo stesso importo. Taglio minimo 100 mila +1k. Dopo 15 anni di assenza forzata, il Paese ad aprile era tornato con successo sui mercati internazionali del debito. Buenos Aires aveva infatti collocato 16.5 miliardi di dollari di titoli di stato, la più ingente emissione obbligazionaria di sempre tra gli emergenti, con boom di richieste e performance sul secondario.

Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) è tornata ad emettere obbligazioni sul mercato approfittando dei tassi di mercato bassi. Terna ha così lanciato con successo un’emissione obbligazionaria in euro, a tasso fisso per un totale di 750 milioni di euro, a cui è stato attribuito un rating BBB. I titoli, aventi durata 12 anni e scadenza in data 11 ottobre 2028, pagano una cedola pari all’1%. Taglio minimo di negoziazione 100.000 euro.

Nuovi bond Hera in rampa di lancio. L’emissione ha un ammontare di 400 milioni di euro, scadenza a 10 anni, il 14 ottobre 2026 e rendimento del l’1%. Nella fase di collocamento gli ordini hanno raggiunto 1,1 miliardi di euro. I proventi derivanti dal bond serviranno all’azienda per estinguere due obbligazioni in scadenza.

Cariparma colloca covered bond per 1.5 miliardi di euro. Il gruppo bancario emiliano controllato dalla francese Credit Agricole (Swiss: ACA.SW - notizie) ha lanciato con successo la prima operazione di Obg, ossia obbligazioni bancarie garantite, formato dual tranche. Le due tranche di obbligazioni Cariparma sono rispettivamente da 750 milioni, di durata 15 anni (scadenza 30 settembre 2031) e cedola annua lorda pari a 1%, la seconda di durata 8 anni e cedola annua lorda pari a 0.25%. I titoli hanno rating Aa2.

Un minibond da 4,9 milioni per la Lucart Group, società attiva nel settore della carta con marchi come Tenderly. Il titolo ha cedola 5% pagata semestralmente e durata 4.5 anni e una struttura che prevede il rimborso ammortizzato nel tempo. Il minibond è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro ed è stato emesso a supporto di un piano di investimenti a lungo termine e per estinguere debiti bancari in scadenza.

Di Carlo Aloisio

Senior Broker Unicredit

Autore: ItForum Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online