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Btp virano in negativo in chiusura su Dudley, tasso 10 anni torna a 1,12%

MILANO (Reuters) - Il secondario italiano vira nettamente in negativo in chiusura, in linea con il comparto europeo, sulla scia delle parole del presidente della Fed di New York, secondo il quale un rialzo dei tassi il mese prossimo è possibile, e dei dati macro statunitensi, in una seduta dai volumi estivi.

Attorno alle 17,30, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 116 punti base dai 114 (minimo dal 5 aprile) dei primi scambi (e da 119 pb del finale di seduta di ieri) mentre il tasso del decennale sale a 1,12%, massimo dal 9 agosto, da 1,05% dell'avvio di seduta e da 1,07% di ieri. Particolarmente colpito il segmento a 30 anni, col settembre 2046 che cede quasi 2 figure con un tasso a 2,098%.

Le parole di William Dudley sono alla base del calo dei prezzi anche dei Bund, col rendimento del decennale che sale fino a quasi il massimo di un mese a -0,05%. Tra i più colpiti il Portogallo, col tasso del 10 anni che sale fino a 2,85%, verso il maggior rialzo giornaliero da giugno, con gli analisti che citano le dichiarazioni di Dbrs per spiegare il 'sell-off' dei governativi di Lisbona.

Secondo l'agenzia di rating canadese, il profilo di credito del Portogallo è sempre più a rischio, con pressioni al ribasso, a riflesso della bassa crescita che fatica a contenere l'elevato livello del debito pubblico e privato, nonché le difficoltà del settore bancario.

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In un'intervista a Reuters, il responsabile per i rating sovrani di Dbrs, Fergus McCormick, ha citato anche l'Italia, spiegando che il prossimo test cruciale dopo quello della Brexit è rappresentato dal referendum italiano di novembre.

Soltanto ieri, seduta festiva, il rendimento del decennale di riferimento italiano ha aggiornato su Tradeweb il suo minimo storico a 1,03%, dal precedente livello più basso segnato nel marzo del 2015 a 1,04%, mentre il differenziale fra i tassi dei 10 anni di Italia e Germania è sceso a 119 punti base. Si segnala inoltre che il nuovo benchmark tedesco è l'agosto 2026.