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Btp positivi, spread scende sotto 230 punti base, tassi in rialzo in aste

MILANO (Reuters) - In un mercato estremamente volatile la carta italiana scambia in netto rialzo, in linea con tutto il comparto europeo ad eccezione della Germania, in una seduta che ha visto i rendimenti dei titoli collocati nell'asta a medio lungo salire ai massimi dal 2014.

** Secondo alcuni operatori il mercato italiano continua a beneficiare del 'mood' positivo innescato nei giorni scorsi dai toni rassicuranti del ministro dell'Economia Giovanni Tria (oggi a Parigi per incontrare i colleghi francese e tedesco) su euro e conti pubblici. Un solco nel quale si è inserito ieri sera il collega agli Affari europei Paolo Savona che ha negato di aver mai parlato di uscita dall'euro.

** Attorno alle 12,45, il differenziale di rendimento Italia-Germania sul tratto a 10 anni scambia a 229 punti base dai 231 dell'avvio di seduta e dai 237 dell'ultima chiusura, sui minimi di seduta (227 pb). Alla stessa ora, il tasso del decennale di riferimento vale 2,78% da 2,79% dell'apertura e da 2,86% della chiusura dopo un minimo a 2,76%.

** In calo anche il tasso del Btp di riferimento a 2 anni che scambia sotto l'1% (a 0,9%), anche in questo caso sui minimi da inizio giugno, dopo aver chiuso a 1,05%. Lo spread Italia-Germania su questo tratto vale 153 punti base da 169 del finale di seduta.

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** Passando alle aste, il Tesoro ha collocato complessivamente 5,63 miliardi di euro sui quattro titoli, su una forchetta compresa tra 4,25 e 5,75 miliardi. Nel dettaglio, il Btp a 3 anni è stato assegnato per 2 miliardi, l'importo massimo previsto, con un tasso a 1,16% (1,21% al netto delle commissioni), massimo da febbraio 2014, da 0,07% dell'asta di un mese fa e bid-to-cover a 1,67 dal precedente 1,78. Il Btp 7 anni è stato assegnato per 2,13 miliardi (offerta 1,75-2,25 miliardi) al tasso di 2,37% (2,42% al netto delle commissioni), massimo da aprile 2014, da 1,34% dell'asta di metà maggio. Il rapporto di copertura è invariato a 1,34. Il Btp 30 anni è stato collocato per 1,033 miliardi al rendimento di 3,54% (3,56% al netto delle commissioni), massimo da ottobre 2014, dal 2,88% dell'ultima asta, risalente a metà aprile (bid-to-cover 1,30 da 1,27). Infine, l'off-the-run settembre 2046 è stato assegnato per 468 milioni con un rendimento di 3,42% e un rapporto di copertura di 1,95.

** "Complessivamente l'asta è andata bene", sintetizza Luca Cazzulani, strategist di UniCredit. "La parte a breve si conferma attraente per gli investitori per via del fatto che l'Italia è l'unico mercato in questo segmento che offre rendimenti positivi", aggiunge Gianluca Ziglio, strategist di Continuum Economics.

** Attive sul primario anche Germania -- collocati 1,535 miliardi di euro nel Bund a 10 anni con tasso in calo a 0,48% --, Grecia (collocati 813 miliardi in titoli a 52 settimane con tasso in calo a 1,09%) e Portogallo che ha assegnato 1 miliardo in titoli a 5 e 10 anni con tassi in rialzo.

** Sullo sfondo restano gli appuntamenti di primissimo piano con le banche centrali delle prossime 48 ore. Il mercato si dà pressoché per certo un rialzo dei tassi, che se confermato sarebbe il secondo da inizio anno, per la Fed. Gli operatori però si concentreranno sulle parole del presidente Jerome Powell per capire quanti rialzi ci saranno di qui a fine anno.

** Domani invece sarà la volta della Bce che potrebbe dare qualche indicazione in più sul futuro del Qe. La maggior parte degli economisti interpellati nel sondaggio Reuters diffuso la scorsa settimana si aspetta che Francoforte chiuda il Qe entro l'anno.

** Sul fronte interno non si placano le tensioni tra Francia e Italia sul nodo immigrazione con, tra gli ultimi, il ministro degli Esteri Enzo Maoavero Milanesi che definisce "inaccettabili" le parole di Parigi sulla questione della nave 'Aquarius' avvertendo che si compomettono le relazioni con l'Italia.

** Infine il ministro dell'Interno Matteo Salvini, intervenendo all'assemblea annuale della Confesercenti, ha detto che l'esecutivo vuole mettere mano alla riduzione della pressione fiscale già da quest'anno, togliere l'Imu sui negozi sfitti e arrivare alla riforma delle pensioni che consenta di uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall'età.