BTP positivi tra volumi sottili, resistono a pressioni aste e realizzi su borsa
Volumi contenuti ma secondario italiano preceduto dal segno più intorno a metà seduta, a dispetto dell'oneroso appuntamento con le aste di fine mese che si chiudono ufficialmente nel pomeriggio con 1,725 miliardi di riaperture sul collocamento di ieri.
La tenuta dei benchmark Btp è doppiamente positiva se si guarda ai realizzi che penalizzano invece Piazza Affari, dove prosegue l'emorragia dei bancari.
** Oltre all'effetto espansivo degli interventi Bce - quasi una non notizia - gli operatori fanno riferimento al beneficio tratto dal mercato dai commenti marcatamente 'dovish' del presidente di Federal Reserve.
** "Le parole della Yellen hanno sgonfiato il decennale Usa, riportandone il rendimento in area 1,80%, permettendo al Bund di non allontanarsi dai minimi di tutti i tempi... che in queste condizioni e sotto asta l'Italia sia riuscita a tenere in termini di spread su Germania la dice lunga", osserva un addetto ai lavori.
** Riaperto ieri per 3 miliardi di euro al tasso lordo (30 centesimi le commissioni) di 1,40% - minimo storico - il decennale giugno 2026 di cui il Tesoro mette a disposizione altri 450 milioni viaggia sul secondario a 103,17, in rialzo di 12 tick, per il rendimento di 1,27%.
** Sul fronte macro spicca l'appuntamento chiave della mattinata con la stima preliminare sull'inflazione di marzo a livello di zona euro.
** "Il dato tedesco di ieri ma soprattutto quello belga hanno decisamente sorpreso al rialzo, sono però intervenute oggi Spagna, Italia e Francia e riportare l'indice in linea alle attese... l'importante è comunque che l'indice 'core' si sia riavvicinato a 1%", conclude il trader.