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BTP in rialzo, tasso Bot 12 mesi risale in asta ma resta sotto zero

Un trader di Unicredit al lavoro a Milano, nel giugno 2013. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Mercato obbligazionario italiano in rialzo a metà di una seduta che ha visto il tasso del Bot 12 mesi risalire dal minimo storico segnato a novembre, pur restando in territorio negativo, a riflesso dell'ammorbimento della politica monetaria deciso una settimana fa dalla Banca centrale europea, risultato inferiore alle attese.

** Il repricing che ha interessato tutta la curva italiana dopo la decisione della Bce rende il segmento brevissimo italiana particolarmente "a sconto". Su grey market il Bot dicembre 2016 andato in asta oggi offre un rendimento appena positivo.

** Si spiega così il buon interesse riscontrato nell'asta odierna, l'ultima del Tesoro a regolamento sul 2015, vista la consueta cancellazione dei collocamenti a medio lungo di metà mese.

** A fronte di 5,5 miliardi offerti e assegnati, le richieste sono state pari a 9,080 miliardi di euro, per un bid-to-cover di 1,65. Il rendimento medio è rimasto sotto zero, risalendo a -0,003% da -0,030% di novembre, minimo di sempre. Il Tesoro ha accettato anche offerte a un tasso leggermente positivo, fino a un massimo di 0,005%.

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** Per gli operatori l'asta odierna era una "buying opportunity interessante, soprattutto se si guarda al corrispondente tasso Eonia", che viaggia a -0,235%. I tassi dei Bot sono destinati a riportarsi in territorio saldamente negativo nel 2016.

** Intorno alle 12,30 il tasso del decennale italiano scende a 1,53% da 1,58% della chiusura di ieri; lo spread con l'analoga scadenza del Bund è stabile a 97 punti base. Prima della decisione Bce, il tasso a 10 anni era in area 1,4%; poi è salito fino a sfiorare 1,7%.

** I volumi restano particolarmente rarefatti, le posizioni sembrano ormai essere consolidate e si attende il verdetto della Federal Reserve della prossima settimana. Nel complesso il mercato obbligazionario italiano ha recuperato "poco più del 50% del repricing" che lo ha colpito dopo l'espansione dello stimolo monetario inferiore alle attese.