Btp negativi in chiusura senza panico, spread su Bund a 159 punti
MILANO (Reuters) - Secondario italiano in profondo rosso a fine seduta, per quanto poco oltre i minimi intraday, in una sessione partita con una caduta verticale dopo l'inatteso fallimento dei negoziati tra Grecia e creditori internazionali che ha colto gli investitori in evidente contropiede.
Il titolo di riferimento trentennale lascia sul terreno oltre quattro figure, mentre circa due perdono il decennale e l'analogo derivato.
Gli operatori tengono però a precisare che il mercato non ha dato alcun segnale di quello che i tecnici chiamano 'panic selling', con vendite importanti ma non al punto di dare alcun vero segnale di allarme.
"Tra borse e obbligazionario, la periferia europea ha visto la scorsa settimana una delle migliori performance da mesi... in questo momento abbiamo sostanzialmente azzerato i guadagni" commenta un addetto ai lavori.
Dopo una a punta a 165,2 punti base - massimo comunque dal 16 giugno - giusto in apertura di seduta, il differenziale tra tassi decennali Btp/Bund risale in chiusura in area 159 centesimi.
Discorso del tutto analogo per il rendimento sul decennale giugno 2025 - titolo peraltro in asta domani per 2/3 miliardi - con un picco su piattaforma TradeWeb a 2,425% - sui livelli di lunedì scorso.
"Il movimento è stato violento in apertura, soprattutto prima della partenza delle borse... il mercato si è poi leggermente tranquillizato e si guarda adesso al prossimo appunatmento chiave con il refendum greco del fine settimana, i grado di far scattare concretamente nuove vendite o nuovi acquisti" conclude l'operatore.
Guardando all'appuntamento di domani con il collocamento a medio-lungo tra 5 e 7 miliardi di euro tra Btp a 5 e 10 anni insieme a Ccteu, più che scontato un rialzo dei tassi di aggiudicazione rispetto all'asta di fine maggio.
Sul mercato secondario il 5 anni maggio 2020 paga infatti 1,279% da 0,85% del mese scorso, mentre il rendimento del decennale è di 2,376% da 1,83% di fine maggio.