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Btp venduti in tarda mattinata, pesano Draghi e dati macro

MILANO (Reuters) - In apertura dei mercati il Btp ha registrato un flusso di vendite con lo spread che ha frazionalmente superato quota 101 punti base, per poi rientrare. La corsa ai realizzi, secondo i trader, si preparava da sabato, dopo l'intervista al presidente della Bce Mario Draghi al 'Il Sole 24 Ore'.

"L'intervista di Draghi al 'Sole' non ha confermato le forti attese del mercato di un imminente ulteriore ampliamento del 'QE' con la modifica di dimensioni, durata e composizione degli asset. Draghi ha indicato anzi quella che sembra una possibile soluzione alternativa: un calo sul tasso dei depositi sotto l'attuale -0,20%" dice un trader italiano.

"Non confermando l'attuabilità contestuale dei due strumenti, ha in qualche modo raffreddato le attese del mercato sul 'QE'".

Alla domanda se il taglio del tasso sui depositi possa essere utilizzato contemporaneamente alle modifiche del Qe, Draghi risponde infatti: "Direi che è prematuro fare questa valutazione".

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"Draghi non vuole che il mercato dia niente per scontato, ma alla fine le modifiche al 'QE' si faranno" dice un altro trader.

A rincarare la dose, secondo alcune interpretazioni, è intervenuto oggi il membro del direttivo dell'istituto centrale Ewald Nowotny che, intervistato da 'Kleine Zeitung', ha invitato alla prudenza dicendo che non è stata presa ancora alcuna decisione.

A pesare sulle periferie concorre inoltre la debolezza del dati macro, con i deludenti Pmi cinese e spagnolo pubblicati oggi e le spese al consumo Usa di venerdì.

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