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"Ha bucato col trapano la Soyuz dopo una lite d'amore". La Russia denuncia la Nasa

ZHEZKAZGAN, KAZAKHSTAN - DECEMBER 20: Serena Auñón-Chancellor of NASA rests in a chair after she Alexander Gerst of ESA (European Space Agency), and Sergey Prokopyev of Roscosmos, landed in their Soyuz MS-09 capsule in a remote area near the town of on December 20, 2018 in Zhezkazgan, Kazakhstan.  Auñón-Chancellor, Gerst, and Prokopyev are returning after 197 days in space where they served as members of the Expedition 56 and 57 crews onboard the International Space Station.  (Photo by Bill Ingalls /NASA via Getty Images) (Photo: NASA via Getty Images)

L’agenzia spaziale russa Roscosmos denuncia l’omologa statunitense Nasa. I russi accusano l’astronauta americana Serena Auñón-Chancellor di aver avuto un crollo emotivo durante la missione spaziale del 2018 e di aver così danneggiato una navicella spaziale russa Soyouz - attraccata alla Stazione - in modo da potere così tornare sulla Terra. Il motivo di tutto ciò, secondo i russi, sarebbe stato una lite con l’amante, anche lui a bordo. Lo riporta un articolo pubblicato sul quotidiano “il Messaggero”.

Secondo i funzionari spaziali russi, la breccia nella Soyuz che ha fatto terminare la missione anzitempo era dovuta a una perforazione con un trapano. Per Mosca la persona che ha praticato il foro apparentemente aveva “una mano vacillante”, citando segni di graffi nelle vicinanze che probabilmente si sono verificati quando il trapano è scivolato.

Gli Stati Uniti respingono ogni accusa e la Nasa ha parlato di “attacchi falsi e privi di ogni credibilità”, ai quali sono seguite speculazioni sul tentativo dei russi di trovare un colpevole cui addossare la responsabilità di un guasto al Soyouz, che sarebbe stato motivo di grande imbarazzo per la Roscosmos.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.