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Buffett: il suo volto sarà testimonial della Coca Cola

Che Warren Buffett avesse il potere di attirare a sé le simpatie della folla era un dato di fatto.

Il poliedrico miliardario

Che sia per le sue opere filantropiche, per le sua associazioni benefiche in collaborazione con l'altro suo amico, Bill Gates, per il suo atteggiamento molto diretto e cordiale, resta il fatto che il guru di Omaha è stato capace di scendere dall'empireo dei miliardari per vestire i panni dell'uomo semplice. Per quanto possa farlo il secondo uomo più ricco del mondo il cui patrimonio supera i 75 miliardi e mezzo di dollari. Recentemente, però, Buffett è stato in grado di andare anche oltre e superare se stesso nel livello di popolarità che lo circonda. In Cina, infatti, il volto di Warren Buffett comparirà sulle lattine della Coca Cola (NYSE: KO - notizie) al gusto ciliegia. L'ultraottuagenario testimonial è stato scelto dalla bevanda più famosa al mondo per un motivo specifico: in Cina l'investitore è considerato una sorta di divinità della finanza. A testimoniarlo anche gli oltre 3mila investitori che in una sorta di pellegrinaggio, hanno deciso di visitare Omaha, suo luogo natale, nel solo 2016. Forse è proprio questo il lato più stravagante di tutta la storia, soprattutto se si pensa che l'icona del consumismo (la Coca Cola) ha deciso di chiamare come testimonial una divinità del capitalismo (Buffett) per aumentare le proprie vendite nell'impero del comunismo, almeno in teoria.

La Cina, Buffett e la Coca Cola

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Il fatto che poi la Coca Cola, marchio statunitense per eccellenza e quindi in palese contrasto con quelli che in teoria (e solo in teoria) dovrebbero essere i valori fondanti dell'ultimo baluardo del comunismo, sia anche uno dei titoli preferiti da Buffett, presente ormai da decenni nel suo portafoglio investimenti (la Berkshire Hathaway Inc (Sao Paolo: BERK34.SA - notizie) . di Buffet ne ha il 9,3%), è solo un caso. La filosofia buffettiana, infatti, prevede che uno dei parametri di investimento da usare sia la semplicità e il dividendo. E in questo caso Coca Cola risponde bene ad entrambi i requisiti: sulla cedola vanta un interessante 3,5% mentre per la semplicità sarà sufficiente ricordare che, dato il prezzo, la diffusione e il fascino del brand, in pochi, aprescindere dalla rispettiva condizione economica, sarebbero in grado di negarsi una lattina della famosa bevanda. Come Buffett ha sempre sottolineato.

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