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C'è ancora valore nel risparmio gestito. I titoli da scegliere

Il ritrovato ottimismo di Piazza Affari contagia quest'oggi anche i titoli del risparmio gestito che viaggiano tutti in territorio positivo. Ad avere la meglio è Anima Holding (Dusseldorf: 124.DU - notizie) che sale dell'1,55%, seguito da FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) che si apprezza dell'1,21%, mentre Banca Mediolanum guadagna lo 0,63%. Più cauti Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e Banca Generali che si mantengono poco al di sopra della parità con un frazionale rialzo rispettivamente dello 0,05% e dello 0,12%.

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) strategie su Azimut e Anima Holding

Dopo la diffusione dei conti trimestrali da parte dei gruppi del comparto del risparmio gestito, le banche d'affari hanno nel complesso confermato giudizi positivi, anche se in alcuni casi hanno rivisto i target price di alcuni titoli, con poche modifiche alle strategie suggerite.

Per Azimut gli analisti di Icbpi ribadiscono la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 28,5 euro. Anche in presenza di una trimestrale peggiore delle attese, gli analisti ritengono che il vero driver per la performance del titolo sia la creazione di valore legata ad una struttura finanziaria più efficiente, per effetto della ristrutturazione del gruppo.

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Più cauta Banca IMI che su Azimut ha tagliato la raccomandazione da "add" a "hold", con un target price rivisto da 23,7 a 21,7 euro. Gli analisti hanno rivisitato verso il basso le stime sulle commissioni di gestione del 5% per quest'anno e in media dell'1,5% per il triennio 2017-2019.

A rivedere la valutazione di Anima Holding sono stati invece gli esperti di Kepler Cheuvreux che hanno mantenuto invariato il rating "buy", tagliando però il fair value da 9,5 a 9 euro. Una mossa che riflette una riduzione delle stime sulla raccolta netta nell'ordine del 5% per il triennio 2016-2018, mentre le stime sull'eps sono state abbassate del 3,5%.

Non cambia la strategia suggerita da Equita SIM che sul titolo ha una raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo rivisto da 6,8 a 5,8 euro. Sulla scia dell'utile netto inferiore alle attese nel primo trimestre, la SIM milanese ha ridotto le stime sull'utile per azione di quest'anno nell'ordine del 4%.

Focus su Banca Mediolanum

A scommettere su Banca Mediolanum è Banca IMI che consiglia di aggiungere il titolo in portafoglio, con un target price alzato da 7,5 a 8 euro. Anche in questo caso gli analisti hanno migliorato le stime sull'utile per azione dei prossimi due anni, aumentandole del 3%, mentre hanno lasciato invariate quelle riferite all'anno in corso.

Bullish anche Banca Akros che suggerisce di accumulare Banca Mediolanum in portafoglio, con un fair value aumentato da 6,7 a 7,7 euro. Gli analisti credono che Banca Mediolanum abbia uno dei business model migliori per fronteggiare uno scenario sfidante nel settore di riferimento.

Sotto la lente Banca Generali e FinecoBank

Giudizi positivi per Banca Generali che è da acquistare secondo Banca IMI, con un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 27,7 a 28,5 euro. Sulla scia dei conti trimestrali in linea con le attese diffusi dal gruppo, gli esperti hanno aggiornato le loro stime per il triennio 2016-2018. Banca IMI ritiene che Banca Generali sia una storia di alta qualità, convinta altresì che dovrebbe beneficiare di un incremento della raccolta, dell'acquisizione di nuovi clienti e di una posizione capitale sicura.

A puntare sul titolo è anche Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che consiglia di acquistare con un target price a 33,5 euro. La banca americana vede nella forte posizione di capitale del gruppo un fattore chiave di forza nel primo trimestre di quest'anno.

Infine, sono un po' discorsi i giudizi su FinecoBank che per Banca IMI è da aggiungere in portafoglio con un fair value rivisto da 7,6 a 7,4 euro, di riflesso al pagamento del dividendo.
Secondo gli analisti gli attuali multipli di mercato del titolo sono giustificati dal profilo di crescita superiore a quello dei competitors e dal modello di business unico che si è mostrato resistente anche in difficili situazioni di mercato.

Meno entusiastica la view di Equita SIM che si limita a consigliare di mantenere FinecoBank in portafoglio, con un prezzo obiettivo che scende da 6,7 a 6,4 euro. Da una parte la SIM milanese apprezza la resistenza del business model del gruppo, ma dall'altra avverte che FinecoBank non può sottrarsi del tutto alla pressione sui ricavi che emerge nelle fasi in cui i clienti diventano più avversi al rischio.

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