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Calciatrice non rispetta il minuto di silenzio per Maradona: "Era uno stupratore"

Dorados' Head Coach Diego Maradona gestures as he talks with team staff on the bench ahead of the start of Dorados' Copa MX quarterfinal match against Pumas at Olympic University Stadium in Mexico City, Tuesday, March 12, 2019. Pumas defeated the Dorados 3-0.(AP Photo/Rebecca Blackwell)
Diego Armando Maradona (AP Photo/Rebecca Blackwell)

La morte di Diego Armando Maradona ha scosso e unito il mondo del calcio. Nell'ultimo weekend, tuttavia, una voce fuori dal coro ha voluto manifestare il proprio dissenso contro le celebrazioni in onore del fenomeno argentino.

Si tratta di Paula Dapena, calciatrice spagnola di 24 anni militante nel Viajes Interrias, che nell'amichevole di La Coruña contro il Deportivo Abanca si è seduta, voltando le spalle alla tribuna, durante il minuto di silenzio in memoria di Maradona.

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Il gesto ha fatto subito il giro del mondo e la giocatrice ha motivato la sua scelta ai microfoni del portale Libertadbajopalabra: “Mi sono rifiutata di mantenere quel minuto di silenzio per una persona che definisco stupratore, pedofilo e molestatore e ho deciso di sedermi sul campo voltando le spalle. Ecco perché l'ho fatto”.

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Non solo un'opinione negativa sul personaggio di Maradona, nel gesto di Dapena ha influito anche il contesto entro il quale è arrivata la morte del pibe de oro, la giornata contro la violenza sulle donne. “Per le vittime di violenza non è stato osservato un solo minuto di silenzio - sottolinea la calciatrice spagnola -, quindi, ovviamente, non ero disposta a osservarlo per un aggressore e non per le vittime”.

Come prevedibile, l'immagine ha scatenato molte polemiche attorno alla giocatrice, accusata di non aver rispettato una persona scomparsa. A queste critiche, Paula ha risposto che solo lei si è rifiutata, sedendosi e stando in silenzio, senza impedire a tutte le altre calciatrici di commemorare Maradona. “Per essere un giocatore devi avere valori che vanno oltre il talento sportivo”, ha affermato invece a un giornalista di El Confidencial.

“Ci sono video che lo ritraggono mentre picchia la sua partner - aggiunge Dapena -, immagini in cui viene immortalato con due ragazze nude accanto. Ovviamente, come femminista, non posso difenderlo”. Il riferimento va a un filmato diffuso in rete in cui si sentiva la voce dell'ex compagna Rocio Oliva dire a Maradona di smettere di colpirla.

Nel corso degli anni, sono circolate diverse voci su presunte violenze da parte del fenomeno argentino, tra cui il caso della reporter russa Katerina Nadolskaya. La donna raccontò che, durante un'intervista, Diego la forzò a spogliarsi: el pibe de oro si difese dicendo che era stata lei a togliersi i vestiti di sua spontanea volontà e non fu presentata alcuna denuncia. Né in questo né in nessun altro caso.

VIDEO - La storia d'amore tra Maradona e Napoli