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Calma apparente, ma tensione btp e spread

Orfana, parzialmente, anche ieri, dei mercati Usa, per il Black Friday e Festa del ringraziamento, i volumi di tutti i mercati sono apparsi ancora fiacchi, almeno in Italia, mentre negli Usa, allungamento della fase positiva da area poco sotto 18000 di Dow, ad area nettamente sopra 19000, ancora macinando nuovi record. Nulla di nuovo apparentemente, se non una continua tensione sui Btp, (significativa la decisione di non effettuare le aste del 13 Dicembre) il cui decennale è arrivato a ben oltre il 2,20%.

Più speculativa la tensione sullo spread Btp/ Bund, arrivato a quasi 190.

Andando," a casa d'altri", i rendimenti Treasury sono schizzati quasi al 2,40%.

Qui su una fase di debolezza da ipercomprato e dalla stabilizzazione, prevista, del dollaro, diciamo fra area 1,06/1,08, approfittando dallo status quo del rendimento dei Treasury, si potrebbe intervenire con maggior decisione in acquisto. Molto meglio che del pur buon 2,20 %dei Btp.

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Di certo i tassi andranno ad aumentare, ma non ci stupiremmo affatto, se fra la vicinissima manovra della Fed di Dicembre e l' insediamento di Trump di Gennaio, ci fosse più che un ribaltone ...un ritorno al passato, con tutte le pedine...ritornate al loro posto, o quasi.

Al di fuori, appunto, dei Tassi, dollaro, btp, Treasury e spread, una partita a parte si gioca, come al solito con il petrolio, già sceso ancora nella notte di un rotondo 3%, per i primi, da noi previsti no di Iran ed Irak ad una richiesta saudita di tagli. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) dubbio fondato, statisticamente ormai sempre verificatosi, alla fine, di un nulla di fatto alla prossima riunione Opec, il prezzo si è stabilizzato di già esattamente a metà fra i minimi e massimi di 42/52 $, divenuti per gli analisti e graficisti di tutto il mondo, supporti e resistenze, certo empiriche, considerando la vischiosità e la" manipolazione" di questa commodities.

Quindi, avendo già segnalato sulle precedenti, quanto potrebbe accadere sul nostro mercato ed in modo specifico come intervenire o meno su titoli e future, ci addentriamo brevemente, con un ulteriore approfrofondimento sugli indici americani.

Se si dovesse verificare appunto, un ritorno al passato di inizio anno delle pedine, una mini bolla sugli Usa insomma, che riportasse, come minimo, sui 18000 il Dow, per esemplificare, noi torneremmo su titoli, per esempio, come Fca, Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) e Whole Foods market (NasdaqGS: WFM - notizie) . Naturalmente con un dollaro da acquistare, più facilmente prima, in eventuale svalutazione correttiva del precedente movimento giunto fino a 1,05, sull' obiettivo, già più sopra segnalato di 1,08 circa.

Nota. Non aderire alla conversione delle obbligazioni Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) in azioni e non sottoscrivere l'aumento di capitale. Attendere per lo meno martedì.

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