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Cambio EUR/USD diretto verso quota 1,20?

La sessione di negoziazione di ieri ha visto il cambio EUR/USD contrarsi sensibilmente, scendendo fin sotto quota 1,2050 per avvicinarsi al livello di supporto di 1,20, oltrepassato il quale si aprirebbe la strada a un forte volume di vendite che potrebbero far precipitare la moneta unica.

Facendo ciò, il cambio EUR/USD si è portato al di sotto del valore segnato dall’EMA (la media mobile esponenziale) a 50 giorni, a causa dell’incremento dei rendimenti dei decennali USA che esercitano una forte pressione al ribasso per l’euro.

Previsioni sul cambio EUR/USD

Stamattina alle ore 7:40, il cambio EUR/USD ha raggiunto quota 1,2045 mentre l’indice del dollaro statunitense (in cui l’euro è la divisa col peso maggiore) segna 90,91 punti.

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La prima fascia di supporto rilevante per il cambio EUR/USD resta rappresentata dal valore tondo di 1,20 e successivamente dal valore di 1,1950. Tuttavia, la pressione ribassista potrebbe portare il cambio anche al di sotto di questa soglia, in assenza di market movers favorevoli per l’euro o in grado di indebolire nuovamente il dollaro statunitense (e a tal proposito, risulta fondamentale il monitoraggio dei rendimenti dei decennali statunitensi).

Una prima inversione di tendenza si potrebbe iniziare ad osservare qualora il cambio EUR/USD dovesse portarsi rapidamente e stabilmente sopra quota 1,21 e a quel punto il mercato si aprirebbe verosimilmente a nuovi acquisti per lanciare il cross anche verso il livello di 1,2150 che ha rappresentato una resistenza coriacea negli scorsi giorni

Gli ultimi market movers della settimana

Nella giornata di oggi, per il cambio EUR/USD sarà di fondamentale importanza monitorare anche diversi market movers provenienti dai due continenti. In primo luogo, si attendono i verbali della BCE, mentre dagli Stati Uniti giungeranno le richieste di sussidi di disoccupazione. Domani la settimana volgerà invece al termine con gli indici PMI manifatturieri dell’Eurozona.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

This article was originally posted on FX Empire

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