Cambio EUR/USD Nuovamente Vicino a 1,22 Dopo l’Ottimismo sulla Brexit
Il cambio EUR/USD nella giornata di ieri si è mantenuto pressoché stabile rispetto alla seduta precedente, tentando invece un nuovo allungo stamattina: alle ore 09:20 di oggi il Fiber si trova vicino alla soglia di resistenza a 1,2171.
Secondo le più recenti analisi tecniche, attualmente la fascia di resistenza più vicina è fissata a quota 1,2177 e il suo sfondamento potrebbe facilmente portare il cambio EUR/USD sopra quota 1,22. La fascia di supporto principale si trova a 1,2131.
Il cambio sta quindi tentando di imporsi sopra questo livello di resistenza per sfruttare ancora una volta la debolezza dell’indice del dollaro, che sarà approfondita a breve.
Nel caso in cui il cambio EUR/USD dovesse definitivamente superare quota 1,2175, allora il prezzo potrebbe dirigersi rapidamente fino a 1,2220 o tentare un consolidamento prima di riprendere una corsa che sembra oramai difficile da rallentare.
Brexit, Angela Merkel spera ancora in un accordo
Angela Merkel ha recentemente commentato le ultime trattative sul fronte Brexit da parte di Ursula von der Leyen e Boris Johnson, che restano in strettissimo contatto per riuscire a superare gli ultimi nodi cruciali.
Secondo la Cancelliera tedesca, la possibilità di un accordo resta ancora aperta ed è fortemente auspicabile che si riesca a raggiungere un accordo per evitare un divorzio senza regolamentazioni.
L’evento fondamentale nel breve periodo per il Cambio EUR/USD sarà rappresentato infatti dall’esito delle trattative, che potrebbe giungere ormai in qualsiasi momento prima della fine dell’anno. Chiaramente, ciò influirà anche sulla sterlina, che di recente si è apprezzata grazie all’ottimismo generato dalla volontà delle parti di non rispettare la deadline e procedere a oltranza con le trattative.
L’andamento dell’Indice del dollaro statunitense
L’indice del dollaro statunitense si è invece contratto fino ai minimi degli ultimi due anni, spingendosi nuovamente a quota 90,2 punti stamattina.
L’andamento dell’indice del dollaro statunitense potrebbe continuare a contrarsi: qualora l’USDX dovesse restare sotto quota 90,345 punti, allora si potrebbe aprire la strada per un ulteriore calo ben più netto, anche fino a 89,79 punti, ai minimi da Luglio 2018.
Un rialzo sopra i 90,75 punti indicherebbe invece la presenza di compratori e potrebbe spingere l’indice fino a quota 91,150 punti.
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