Canone Rai: ecco come non pagarlo rimanendo nella legalità
(KIKA) - Come si fa a non pagare il canone Rai senza diventare dei fuorilegge? Non è complicato. Se per caso nella vostra abitazione non ricevete il segnale della tv di Stato, siete esentati. Sembra ovvio? non lo è. A stabilire questa nuova norma è stato il garante del contribuentedel Friuli Venezia-Giulia, in risposta alla direzione torinese dell'Agenzia delle Entrate, che era intenzionata a riscuotere il balzello. Sul quotidiano Il Piccolo, la vicenda è spiegata in modo approfondito. Sembra che il garante si sia pronunciato su un esposto del tributarista friulano Alessandro Perusin che, dopo una variazione delle frequenze di trasmissione, non riusciva più a ricevere la Rai e i suoi canali.
L'azienda di Viale Mazzini insisteva nel chiedere all'uomo di pagare il canone annuale, ma il problema riguarderebbe diverse famiglie nella zona di Udine e Pordenone. Qualcuno ha pagato di tasca propria un antennista per ovviare al problema, ma il tributarista è andato oltre.
La sua idea è stata quella di chiedere la sospensione del pagamento del canone, dopo aver interpellato il garante regionale Carlo Delpelo, che ha a sua volta chiesto un parere all'Agenzia delle Entrate.
Neanche a farlo apposta, la risposta del Fisco è stata scontata: il canone è dovuto da chiunque possegga un apparecchio, a prescindere dal fatto che la ricezione sia possibile o meno.
Ma come è possibile dover pagare per un servizio di cui non si usufruisce?
Il Garante ha riconsciuto il controsenso e si è schierato contro l'Agenzia delle Entrate. Appellandosi al principio: "inademplenti non est adimplendum", secondo il quale una delle due parti di un contratto può non adempiere ai propri obblighi se l'altra parte si rifiuta di adempiere ai suoi. Ovvio direte voi: non Italia viene da commentare, non fino a poco tempo fa.