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Carige, Consob approva prospetto, aumento capitale parte domani

MILANO (Reuters) - Con il via libera della Consob al prospetto informativo partirà domani l'aumento di capitale da 560 milioni di Carige, pilastro fondamentale del piano di rafforzamento patrimoniale da un miliardo circa necessario per mettere in sicurezza l'istituto e riportarlo sulla strada della redditività.

Vista la sua portata, l'operazione potrà modificare la mappa dell'azionariato anche se gli azionisti 'core', oltre a confermare la partecipazione per le quote di propria competenza, potranno aumentare il loro peso.

In particolare il primo socio Malacalza Investimenti si è impegnato per la propria quota pari a circa il 17,6%. La finanziaria della famiglia Malacalza ha inoltre chiesto l'autorizzazione a salire al 28% del capitale.

Gabriele Volpi (attraverso la Compania Financiera Lonestar), oltre ad aver confermato il proprio 6%, si è impegnato a salire al 9,9%, Aldo Spinelli (attraverso la Spininvest) per la quota dello 0,45 % e Coop Liguria per la quota dell'1,76%.

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Oltre ai soci stabili esistenti, a cui si aggiunge anche la Fondazione Carige, i fari sono puntati sui potenziali nuovi soci che potrebbero partecipare all'eventuale inoptato.

Tra questi, il fondo Algebris di Davide Serra, secondo quanto confermato dall'AD della banca Paolo Fiorentino in un'intervista a Mf/Cnbc, ha manifestato la volontà a entrare con una quota del 2%.

Una disponibilità è arrivata anche da Credito Fondiario, che sta trattando in esclusiva con la banca per l'acquisto di 1,2 miliardi di sofferenze e della piattaforma di servicing, e che potrebbe investire nell'aumento circa 20-30 milioni, secondo una fonte.

Un altro fronte riguarda i bondholder a cui è stata riservata una tranche di 60 milioni della ricapitalizzazione.

Secondo alcune fonti vicine alla situazione, Intesa Sanpaolo, Generali e Unipol, che hanno già aderito all'operazione di scambio dei subordinati, sarebbero aperti all'ipotesi di convertire i bond in azioni.

In diverse dichiarazioni alla stampa Fiorentino ha rassicurato che circa 300 milioni, quindi oltre la metà dell'importo, saranno coperti.

AUMENTO IPERDILUITIVO

Per la parte dell'aumento in opzione da circa 500 milioni saranno emesse 49,8 miliardi di nuove azioni al prezzo unitario di 0,01 euro, di cui 0,001 euro da imputare a capitale sociale ed 0,009 euro a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto di 60 titoli per ogni azione ordinaria e/o risparmio posseduta.

La restante tranche da 60 milioni sarà riservata, allo stesso prezzo, ai portatori di alcuni subordinati oggetto dell'operazione di Lme.

Il prezzo dell'aumento implica uno sconto sul Terp del 26,8%. Il periodo di offerta in opzione si concluderà il 6 dicembre.

La Consob ricorda che si tratta di un'operazione "iperdiluitva" e per minimizzare il rischio di anomalie nel processo di formazione del prezzo verrà applicato il cosidetto modello 'rolling'.

Questo prevede in sostanza che, una volta iniziato l'aumento, sia possibile esercitare in via 'anticipata' i diritti di opzione in ciascun giorno dell'aumento a partire dal terzo, ricevendo immediatamente le azioni di nuova emissione.

In alternativa, i diritti di opzione potranno essere esercitati secondo il modello tradizionale, con la consegna delle nuove azioni alla fine dell'aumento.

Intanto a Piazza Affari dopo il crollo di ieri il titolo Carige rimbalza chiudendo la seduta in rialzo del 53,26% a 0,141 euro.

"Sul mercato sta tornando la fiducia che l'aumento si chiuderà con successo", commenta un trader.

Il consorzio di garanzia sull'aumento è formato da Credit Suisse e Deutsche bank come global coordinators e joint book runners e da Barclays come co-global coordinator e joint book runner.

Ad affiancare il consorzio è inoltre Equita Sim che agisce come co-garante a sua volta supportata da accordi di 'prima allocazione' con il consorzio di garanzia, sottoscritti da investitori istituzionali.

(Andrea Mandalà)

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