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Carta di credito, la commissione aggiuntiva è illecita

Acquistando un biglietto aereo capita di pagare una cifra extra per il metodo di pagamento scelto, ma la procedura è illecita: lo ha stabilito il codice del consumo

Fra tasse e costo del biglietto, a volte viaggiare può diventare molto costoso. Ma c'è una voce di spesa che dovete tenere d'occhio e, se presente, segnalarlo all'Antitrust. Si tratta della commissione applicata a chi paga con carta di credito. Le nuove norme inserite nel Codice del Consumo lo scorso 13 luglio 2014 ne stabiliscono l'illiecità.

I casi in cui questa pratica illecita è riscontrata più spesso sono l'acquisto di biglietti online di alcune compagnie aeree e di agenzie di viaggio. In un'indagine condotta da AltroConsumo grazie alle segnalazioni degli utenti, sono emerse alcune agenzie di viaggio operanti online, colpevoli di praticare questa routine scorretta: si tratta di eDreams, Volagratis, Opodo, Lastminute, Logitravel, Travelgenio e Airtickets. I portali sono stati segnalati all'Antitrust e alla Banca d'Italia.

Se su Volagratis la commissione aggiuntiva sfiorava i 30 euro, su eDreams questa quota non sfiorava i 5 euro, anche se veniva applicata ad ogni biglietto comprato nonostante si eseguisse una sola transazione. L'Antitrust ha multato quest'ultimo portale per 50.000 euro e sembra che qualcosa sia cambiato: anche se c'è ancora una piccola commissione da sostenere se si paga con carta di credito, dall'inizio della prenotazione si può conoscere la cifra complessiva che si pagherà alla fine.

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La scorrettezza di questa pratica sta sia nell'esistenza di una discriminazione causata dalla carta di credito usata, sia nella tempistica con cui il cliente viene a conoscenza della cosa. Infatti solo al momento del pagamento il portale rivela l'esistenza e l'ammontare della commissione.

Ma cosa si può fare per gli acquisti online già fatti e le commissioni scorrette già pagate? Il Codice del Consumo (d.lgs 205/2006) offrela possibilità di chiedere un rimborso all’emittente della carta nel caso cui siano state addebitate somme superiori al prezzo pattuito. È sufficiente un reclamo scritto. Se dopo 30 giorni l'istituto bancario non dà alcun rimborso, si può ricorrere all'Arbitro bancario e finanziario: accedere a questo servizio costa 20 euro, che vengono poi rimborsati se il ricorso va a buon fine.